In questa grande emergenza, c’è chi ogni giorno indossa la divisa da lavoro, e scende in campo per garantire la continuità dei servizi essenziali e di pubblica utilità. È il caso degli operatori di igiene ambientale e degli impianti di depurazione, che permettono alla nostra società di mantenere uno stato di normalità, anche se sono costretti a lavorare in condizioni che non rispettano gli standard di sicurezza previsti, e in questo modo mettono in pericolo la loro salute e quella dei propri familiari.

La Funzione pubblica Cgil di Potenza denuncia una situazione inaccettabile: la mancanza di mascherine va ad aggravare la già scarsa presenza di dispositivi di protezione individuale volti a prevenire l’inalazione di polveri sottili e contaminazioni batteriche. In queste condizioni i lavoratori sono potenzialmente esposti a un rischio maggiore di ammalarsi. Se poi si aggiunge che molti di loro non percepiscono stipendio da mesi, indossare la divisa da lavoro diventa un vero e proprio atto di coraggio, che non può e non deve passare inosservato.

Per questo, il sindacato di categoria ha chiesto il pieno rispetto del protocollo sottoscritto dal governo e dalle parti sociali, perché la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici devono venire prima di tutto.