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Nel 2020, nonostante gli ammortizzatori e la timida ripresa estiva, si sono persi 230 mila posti di lavoro. Cifre che, con il perdurare dell'attuale situazione, potrebbero più che raddoppiare, sfondando quota mezzo milione, soprattutto nelle città e nelle aree montane, o addirittura quadruplicarsi se venissero meno gli ammortizzatori sociali. Numeri drammatici quelli pubblicati dalla Filcams, la categoria dei lavoratori del terziario, del commercio e del turismo della Cgil, che ritiene indispensabile avviare immediatamente un tavolo tra il nuovo governo e le parti sociali per affrontare la situazione in cui ormai da un anno versano oltre tre milioni di lavoratori e 500 mila imprese e dare una prospettiva sostenibile alla filiera. Una filiera che fino al 2019 era in forte crescita, uno dei settori trainanti anche per l’occupazione di donne e giovani.
Per Fabrizio Russo, segretario nazionale responsabile del settore, “la priorità è provvedere tempestivamente alla proroga degli ammortizzatori sociali e del divieto di licenziamento, la cui scadenza è prevista per la fine del mese di marzo. Gli effetti devastanti dell’emergenza pandemica hanno colpito gravemente e senza eccezioni ristorazione, alberghi, tour operator e agenzie di viaggi, luoghi della cultura e poli museali, terme, fiere e convegnistica – prosegue Russo – e a farne le spese sono state innanzitutto le centinaia di migliaia di lavoratori, donne e giovani, già in condizione di forte precarietà. Rappresenta quindi un’urgenza definire tutele e indennità adeguate anche per i tanti lavoratori stagionali, a chiamata, somministrati, a termine, in appalto, terziarizzati, esternalizzati, stagisti, i cosiddetti “esclusi” della filiera”.
“È essenziale – conclude il segretario nazionale della Filcams – avviare un confronto con l'esecutivo su investimenti e sviluppo, a partire dalle risorse stanziate attraverso il Recovery Fund e rispetto alla definizione di un nuovo modello sostenibile di sistema turistico che ponga come prioritario il tema della qualità dell’occupazione, che rappresenta anche la qualità del prodotto turistico nel mondo.