"Bisogna avere le risorse per poter finanziare il welfare, perché corriamo il rischio che milioni di persone nel nostro Paese che lavorano finiscano in povertà, con l'inflazione che c'è oggi". A dirlo è il nuovo segretario generale della Fiom Cgil Michele De Palma, parlando oggi (venerdì 8 aprile) a margine di un'assemblea sindacale alla Camera del lavoro di Reggio Emilia: "Si finanziano del 2 per cento in più le politiche militari e non si trovano risorse per pensioni, sanità e scuola o per gli aumenti nei contratti dei metalmeccanici? Per questo andrebbe promosso un intervento sul fisco".

Per De Palma "i soldi vanno presi dove ci sono: non tutti hanno perso allo stesso modo durante la pandemia e quindi, adesso, non possono essere i lavoratori in generale a pagare anche il prezzo di una guerra che non hanno voluto. Sappiamo che c'è invece una gran parte d'imprese, di multinazionali, di mondo della finanza, che sta realizzando ricavi a doppia cifra". Il segretario generale Fiom lo ribadisce citando il modello contrattuale attuale, centrato, per quanto riguarda l'inflazione, sul recupero in base all'indice armonizzato europeo (Ipca), anche se questo "non basta: serve un intervento straordinario del governo sulla fiscalità. Abbiamo bisogno di una riforma fiscale che preveda la detassazione degli aumenti in busta paga base".

L'esponente sindacale ha poi rimarcato che "abbiamo bisogno d'investire sul salario delle persone e sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, perché la guerra sta danneggiando irrimediabilmente non soltanto un intero Paese come l'Ucraina, ma rischia di danneggiare tutta l'Europa, compreso il lavoro in Italia". Ma un confronto vero tra governo e sindacati "non c'è, ed è proprio questo il problema: il governo di fatto ha già costruito il Documento economico-finanziario e non c'è un tavolo sulle politiche industriali".