Si fa presto a chiamarli scoraggiati. Ma i Neet non sono soltanto giovani che hanno perso la voglia di cercare un lavoro. Il rapporto "Neet. Tra disuguaglianze e divari" (Futura Editrice, 2022) curato da Cgil ed Action Aid fotografa una categoria con un'identità molto più frastagliata, in cui a ogni fascia d'età corrispondono caratteristiche specifiche molto diverse.

Se i giovanissimi tra i 15 e i 19 diventano Neet perché abbandonano la scuola, tra i giovani dai 25 ai 29 anni c'è un'alta percentuale di ex occupati che possiedono, al contrario, un alto livello di istruzione. Partendo da questo presupposto, il rapporto prova a destrutturare il fenomeno, suggerendo che solo in questo modo sia possibile individuare nuove politiche pubbliche che tengano conto di tale complessità.