Colletiva logo CGIL logo
Colletiva logo CGIL logo

Gli appuntamenti

Lavoro e legalità

Roberta Lisi
  • a
  • a
  • a

Anche quest'anno a settembre due le iniziative organizzate anche dalla Cgil: la Summer School insieme all'Università di Bologna e il Premio Pio La Torre con Fnsi e Avviso Pubblico

Si torna dalle ferie e si riprede l’attività per la costruzione di legalità. In realtà la professoressa Stefania Pellegrino, che insegna sociologia del diritto all’Università di Bologna e da quasi un decennio dirige il master di secondo livello "Gestione e riutilizzo dei beni confiscati e sequestrati alle mafie" intitolato a Pio La Torre, non interrompe mai questa attività. Il programma dell'edizione 2021-22 della Summer School è già pronto, e non poteva che essere così visto che i “corsi” si terranno dal 12 al 16 settembre e sono aperte le iscrizioni, termineranno il 6 settembre e per iscriversi basta cliccare qui.

Il tema di quest’anno è quasi obbligato: “L’azione preventiva di monitoraggio dell’infiltrazione criminale mafiosa. Il ruolo delle prefetture”. Quasi obbligato, dicevamo, perché praticamente tutte le istituzioni che a diverso titolo si occupano di prevenzione dell’illegalità e di contrasto al fenomeno della criminalità organizzata, da tempo si pongono il problema di come mettere in sicurezza i fondi del Pnrr: quei quasi 200 miliardi in arrivo dall’Europa per il rilancio del Paese. Sono tanti e fanno gola.

Leggi anche

Legalità

Un'attività che dura tutto l'anno

Roberta Lisi

Un quartiere della Capitale che da quattro anni lavora per scrollarsi il giogo mafioso dei Casamonica. Un campo di Libera che ha ospitato 24 ragazzi e ragazze per costruire legalità insieme al territorio

Dice Luciano Silvestri, responsabile Legalità e sicurezza della Cgil: “Uno degli aspetti importanti che caratterizzano la Summer School di questo anno riguarda il tema che viene trattato con docenti importanti e racconti di esperienze molto significative. Il tema riguarda il "controllo di legalità della spesa pubblica" per prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione del Pnrr”. Esperti a confronto che raccontano quanto emerge dalle proprie esperienze sono preziosi per chi, come i sindacalisti, sul territorio è chiamato a operare concretamente. Qualche esempio? A illustrare la capacità della mafia di infiltrarsi e contaminare l’imprenditoria sarà il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione; a ragionare di azione preventiva e di monitoraggio dell’infiltrazione criminale saranno Antonella Miro, già prefetto di Palermo oggi al Consiglio di Stato, e poi il prefetto di Torino Raffaele Ruberto. Ancora si potrà ascoltare il direttore dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati Bruno Corda ragionare sulla connessione tra l’Agenzia e l’attività prefettizia, poi le esperienze dei sindacalisti in dialogo con le prefetture.

Leggi anche

La campagna

Terra e libertà

Roberta Lisi

Sono ripartiti i campi della legalità organizzati nei beni confiscati alla criminalità organizzata. Da giugno a ottobre, da Nord a Sud un viaggio tra diritti, riscatto, resistenza e rinascita in un passaggio di memoria ed esperienza tra le generazioni

Nella seconda giornata - il 13 settembre – una sessione speciale dedicata ai quarant’anni della legge Rognoni – la Torre. Animeranno l’incontro Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi; Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia XVII legislatura; Maurizio Landini, segretario generale della Cgil; Roberto tartaglia, vicecapo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria; Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione. E poi il conferimento delle onorificenze del Premio Pio La torre, promosso dalla Cgil, dalla Fnsi e da Avviso Pubblico.

Dice ancora Silvestri: “Quest’anno il riconoscimento in nome di Pio La Torre a sindacalisti, amministratori e giornalisti vale doppio. Proprio per questa ragione la mattina del 13 settembre ci sarà una vera e propria lezione sul significato e sull'importanza di quella Legge”.

“La Summer School – conclude il dirigente sindacale - è stata una scelta importante che ormai si è consolidata e che esalta il rapporto eccezionale fra Cgil e Università di Bologna. Una gran bella soddisfazione”.