In un articolo sulla rivista online articolotrentatre.it, il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, sostiene che la condanna di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, non solo indigna, ma "è sbagliata ed è frutto di un teorema politico". Per queste ragioni, egli invia a Lucano la solidarietà dell'intera Federazione dei lavoratori della conoscenza e assicura che quest'ultima sarà accanto a Mimmo Lucano con iniziative a difesa del diritto, della verità e della giustizia.

Nell'articolo, il segretario generale della Flc scrive che la sentenza di condanna è frutto di "un teorema che puntava a smantellare quella esperienza straordinaria di accoglienza e umanità, invidiata da tutto il mondo, condannando chiunque vi avesse preso parte come un criminale, attento solo agli interessi personali e al profitto economico. Un teorema che speriamo venga smantellato nei gradi successivi di giudizio. Ciò che noi sappiamo, e qui ribadiamo con forza, è che Mimmo Lucano e tutti coloro che hanno dato vita all’esperienza di accoglienza umanitaria a Riace sono del tutto innocenti e ci attendiamo una sentenza d’appello di assoluzione piena".

Secondo Sinopoli "le leggi sbagliate si possono cambiare con metodo nonviolento solo sacrificando sé stessi per la verità e la giustizia. Leggi sbagliate? Di certo lo erano e lo sono quelle sull’immigrazione clandestina. Lo erano e lo sono quelle che trasformano Mimmo Lucano in una sorta di trafficante di esseri umani. Lo erano e lo sono quelle che non consentono di vivere a chiunque, soprattutto se straniero, in modo dignitoso. Il modello Riace era tutto questo: un confronto diretto col potere e contro le leggi disumane. Per questo è stato osteggiato e temuto, e ora definitivamente sotterrato con una sentenza che di certo farà piacere a quel potere disumano, ma che resta la prova di una giustizia che ancora ha bisogno di leggi umane, di giudici in grado di non sovvertire le sfere costituzionali, di comunità solidali, nel Mezzogiorno e non solo, che non si sentano in pericolo, qualunque cosa facciano per l’altro, per gli altri”.

“Noi siamo con Mimmo Lucano – conclude Sinopoli – e con tutti quelli che come lui credono nella speranza di riscatto, per tutte e tutti. Noi siamo con Mimmo Lucano, perché crediamo che talvolta l’umanità sia superiore alle leggi della città".