Con una sentenza del giudice Adriana De Tommaso, il Tribunale di Trento ha rigettato i ricorsi di 20 ex consiglieri regionali che si erano opposti alla legge sul taglio dei vitalizi. Lo rendono noto i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino che erano intervenuti in giudizio perché la norma prevedeva che i soldi andassero a un fondo a favore dell’occupazione e delle piccole imprese. Ora i consiglieri dovranno restituire 2,6 milioni di euro.

La giudice ha stabilito la legittimità della retroattività della norma in discussione, "in quanto sul diritto del singolo, in questo caso i consiglieri regionali ricorrenti, prevale l'interesse dei cittadini e delle cittadine che in un periodo di grave crisi economica viene tutelato anche attraverso le risorse del Fondo Family a cui la norma regionale impone il versamento delle somme eccedenti di vitalizio per sostenere iniziative per le famiglie e l'occupazione".

La reazione dei sindacati. "Non possiamo che essere soddisfatti per una decisione che conferma la validità della posizione della Regione, da noi sostenuta e cioè che i consiglieri sono tenuti a restituire le somme eccedenti sotto forma di benefici sociali per la comunità trentina", commentano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.