Troppe incognite, troppi problemi, troppo alto il rischio. Diciamo no a un provvedimento retorico, inutile e dannoso per la salute delle persone e dei lavoratori". La Filcams Cgil boccia senza mezzi termini la possibilità che il governo inserisca tra le prossime aperture mirate, annunciate ieri dal premier Conte e previste dal prossimo decreto, anche le librerie e le cartolibrerie. “Saremmo tutti felici di poter tornare nelle librerie e i librai di riaprire. Ma è questo il momento? Ci sono le condizioni? – denuncia il sindacato in una nota -. Quante contraddizioni in questa retorica a cui dobbiamo invece legare altre considerazioni: come si sanificheranno gli ambienti? In che modo le persone potranno arrivare nelle librerie? Si sposteranno raggiungendo il centro città? Viene definita una riapertura simbolica, un segnale al Paese di ritorno alla vita. Tutto molto bello se non fosse che le librerie non sono un simbolo, ma un luogo fisico, in cui operano lavoratori e in cui sostano i clienti".

Un provvedimento che in definitiva stride con gli appelli lanciati per Pasqua: si impedisce di correre in un parco, di fare la scampagnata di Pasqua ma poi si permetterebbe di circolare per la città consegnando un’occasione in più per uscire e raggiungere la propria libreria preferita.