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Cgil: “Seguiremo il suo esempio”
“Ho provato grande tristezza, quando ho appreso che Papa Francesco ha lasciato la vita terrena ed è tornato alla casa del Padre. Nella sua missione di vita, nel suo agire quotidiano, il Santo Padre ha sempre ricordato a tutti come la pace, la fratellanza tra i popoli del mondo e il dialogo tra le diverse religioni, siano un bene necessario e irrinunciabile. Papa Francesco ha fatto della solidarietà, del riconoscimento dell’altro, della vicinanza alle persone più in difficoltà, di chi per vivere ha bisogno di lavorare, il suo impegno costante. Ha sempre ritenuto un dovere morale fondamentale, l’accoglienza di chi fugge dalle guerre e dalle carestie. Ci ha ricordato che la Terra è una sola e non possiamo comprometterla con le guerre e la distruzione dell’ambiente. Continueremo con il massimo impegno a seguire le sue parole che fino all’ultimo ci hanno spinto a costruire un mondo che bandisca le guerre, che faccia della pace, del disarmo e della fratellanza le condizioni per realizzare un futuro migliore”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Uil: Il Papa della giustizia sociale”
“Francesco è stato il Papa della giustizia sociale, della sollecitudine verso gli ultimi e dell’attenzione al lavoro, con le sue forti denunce per le morti sul lavoro. È vivo in noi il ricordo dell’incontro con lui, quando ci incoraggiò a proseguire nel nostro impegno su questo terreno: ne onoreremo la memoria proseguendo nella nostra battaglia. Ha segnato la storia del mondo, in questa fase così delicata e complessa. Il nostro cordoglio per questa perdita immensa è congiunto al ringraziamento più sincero per il suo straordinario pontificato”. Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Cisl: “Ha segnato un’epoca”
“La scomparsa di Papa Francesco ci addolora profondamente. È stato un grandissimo Pontefice che ha segnato davvero un’epoca con la sua umanità, la sua visione moderna e aperta ai cambiamenti della società, la sua vicinanza agli ultimi, la straordinaria capacità di comunicare in maniera semplice il messaggio Evangelico. I suoi ripetuti appelli per la pace e contro tutte le guerre, la necessaria solidarietà tra tutti i paesi, la difesa dell’ambiente e della terra, sono state e resteranno insieme alle sue Encicliche, un faro spiritualmente illuminato, un punto di riferimento importante ed un monito non solo per i cattolici ma anche per le istituzioni, la politica, il mondo del lavoro, il sindacato e quanti hanno responsabilità di governo”. Così la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola.
Acli: “Da oggi siamo più soli”
“È un giorno triste in cui ci sentiamo tutti più soli ma non possiamo fare altro che ringraziare Dio per il grande dono per l’umanità che è stato Papa Francesco. Fino all'ultimo è stato testimone di forza e coraggio nella fragilità della malattia che vedevamo tutti. Preghiamo perché i sentieri che lui ha aperto continuino ad essere battuti con coraggio e dedizione, sapendo, come Francesco ci ha insegnato, che è più importante avviare processi che occupare spazi”. Così il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia.
Arci: “Un riferimento per tutti”
Papa Francesco è stato un pontefice capace di parlare con forza ai temi che da sempre ci stanno a cuore: la giustizia sociale, l’accoglienza, la pace, la dignità delle persone, la cura dell’ambiente e il contrasto alle disuguaglianze. Le sue parole, spesso scomode, hanno attraversato le frontiere del mondo cattolico, entrando nel dibattito pubblico globale come un richiamo costante alla responsabilità collettiva e alla solidarietà. In un tempo segnato da guerre, muri, disumanità e cinismo, la sua voce ha rappresentato – pur con i limiti e le ambiguità che anche la sua figura ha portato con sé – un riferimento etico per chi, come noi, crede che il cambiamento passi dalla scelta di stare dalla parte degli ultimi. Lo abbiamo visto affacciarsi a Lampedusa, nel suo primo viaggio da Papa, a denunciare l’indifferenza che uccide. Lo abbiamo sentito indicare nella “globalizzazione dell’indifferenza” uno dei mali del nostro tempo. Lo abbiamo ascoltato richiamare, con forza rara, alla pace in Ucraina e in Palestina, a un’economia che non uccida, a una fraternità che non sia retorica. Tuttavia, il suo pontificato ha mostrato anche limiti significativi su temi cruciali come i diritti delle donne, delle persone LGBTQIA+, o il celibato ecclesiastico. Ma il suo tentativo di trasformare il ruolo della Chiesa da attore conservatore a coscienza critica del mondo contemporaneo non può essere ignorato. (...)”. Così l’Arci.
Anpi: “Un gigante di umanità”
“È scomparso Papa Francesco, un gigante di umanità, di umiltà, di speranza. Ci ha lasciato con le sue parole di ieri, evocando la pace e condannando il riarmo. Francesco aveva impresso una svolta profondissima nel suo magistero riportandolo alle origini dell’insegnamento cristiano, per una chiesa dei popoli e degli ultimi, per i popoli e per gli ultimi, e restituendo così valore e dignità alla persona umana”. Così in una nota il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.
Rete Pace e Disarmo: “Uomo di pace”
“Anche la Rete Italiana Pace Disarmo si unisce al cordoglio del mondo per la scomparsa di Papa Francesco, infaticabile uomo di Pace e profeta del disarmo e della riconciliazione dai popoli come strada per combattere le ingiustizie e le disuguaglianze. Nel corso degli anni Papa Francesco ha incontrato diverse volte le nostre organizzazioni e ha sostenuto le campagne internazionali per il Disarmo Umanitario, in particolare rilanciando in maniera vigorosa la necessità della messa al bando delle armi nucleari (il cui possesso ha dichiarato immorale). Così il ricordo della Rete Italiana Pace Disarmo.
Sant’Egidio: “Un punto di riferimento per il mondo”
"È con grande commozione che la Comunità di Sant’Egidio si unisce al dolore della Chiesa universale per la morte di Papa Francesco. Per oltre 12 anni ci ha guidato e orientato in un tempo difficile, attraversato da rapide trasformazioni e grandi incertezze, che lui stesso chiamava ‘cambiamento d’epoca’. Con le sue parole e i suoi gesti è stato un punto di riferimento decisivo non solo per la Chiesa ma per il mondo intero, come durante la pandemia. La sua scomparsa fa mancare la voce più forte a favore della pace in uno scenario internazionale sempre più attraversato dalla violenza e dalle guerre”. Così la Comunità di Sant’Egidio.
Sos Mediterranee: “Dalla parte di chi salva vite”
“Grazie Papa Francesco. Per questi anni sempre dalla parte di chi attraversa il Mediterraneo e di chi salva vite in mare”. Questo il messaggio di cordoglio che Sos Mediterranee ha affidato ai social.
Legacoop: “Un’eredità preziosa”
“Il suo costante e forte richiamo ai valori universali di umanità e fratellanza, alla necessità di un impegno condiviso per superare le disuguaglianze sociali, per la pace, per un’economia più giusta, per il rispetto dei diritti e delle differenze, per il sostegno e l'inclusione dei più fragili, ha rappresentato un solido punto di riferimento ed ha alimentato un sentimento di affettuosa vicinanza per chi, come i cooperatori, lavora per costruire un modello di sviluppo ed una società più equi ed inclusivi. Con la sua vita, il suo irripetibile tratto umano di profonda empatia e solidarietà, Francesco lascia a tutti noi un’eredità preziosa di speranza e di impegno che ci accompagnerà per sempre”. Così Legacoop in una nota.
Auser: “Sempre vicino agli anziani”
“Gli anni del suo pontificato sono stati segnati dal profondo rinnovamento che ha voluto imprimere alla Chiesa, la sua grande vicinanza alle periferie del mondo, agli ultimi, ai deboli, ai poveri, ai popoli sopraffatti. Il suo ultimo messaggio prima della fine è stato dedicato alla pace e alla speranza che un mondo diverso si può costruire. Ci lascia un grande uomo e un punto di riferimento che anche nel nostro mondo ha sempre rappresentato per i suoi insegnamenti. Non dimenticheremo le sue parole contro l’indifferenza verso le persone anziane che non possono essere considerate degli scarti umani. Così il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo.
Fnsi: “Testimone di libertà”
“Perdiamo un protagonista di questo tempo, un testimone appassionato della libertà di informazione. Con i suoi messaggi in occasione delle Giornate mondiali della comunicazione ha sempre esortato i giornalisti a raccontare le periferie del mondo, rispettando la verità e la dignità di tutti gli altri esseri umani. Esortazioni ribadite in occasione del Giubileo della Comunicazione a gennaio scorso: andare per guardare con il cuore e poter scrivere e dire la verità”. Così la segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante.
Anm: “Uomo di giustizia e umanità”
“L’Associazione nazionale magistrati esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, uomo di pace, giustizia e umanità. Il Santo Padre ha saputo dare voce alle istanze più alte di tutela della dignità umana, offrendo alla comunità internazionale un costante richiamo al rispetto dei diritti fondamentali e dei valori etici, patrimonio anche della giurisdizione. In un tempo attraversato da crisi sociali e conflitti, la sua figura ha rappresentato un punto di riferimento di dialogo, comprensione e solidarietà”. Così l’Associazione nazionale magistrati in una nota.
Wwf: “Difensore dell’ambiente e della natura”
“Oggi anche per tutte le persone che difendono la natura e s’impegnano per tutelare la vita sul pianeta è un giorno estremamente triste. Con Papa Francesco perdiamo una personalità straordinaria che, durante il proprio pontificato si è speso ogni giorno per affermare che l’uomo si salva solo se si salva la natura. L’Enciclica di Papa Francesco Laudato Sì ha giocato un ruolo importantissimo nel connettere le religioni, i paesi e le persone sul bisogno di capire e affrontare, insieme, i problemi dell’ambiente e i problemi sociali. Lo stesso sottotitolo dell’enciclica, richiamando alla ‘Cura della nostra casa comune’, è un sommario perfetto del messaggio potente per tutta l’umanità. Se lo scomponiamo nelle sue parti possiamo vedere la profondità del significato dato a ogni parola scelta da Papa Francesco”. Così l’associazione ambientalista Wwf.
Save the children: “Ha dato voce ai diritti dei bambini”
“Siamo addolorati per la morte di Papa Francesco, che durante il suo pontificato ha sempre sostenuto la voce dei bambini, delle bambine e dei giovani, la speranza dei popoli. Ricordiamo con gratitudine le sue parole rivolte ai leader del mondo ad agire per chiedere loro di proteggere i milioni di minori ancora senza diritti, che vivono in condizioni precarie, vengono sfruttati, abusati o che subiscono le drammatiche conseguenze della guerra, quelli ai quali l’infanzia è negata, insieme alla possibilità di accedere all’assistenza sanitaria o all’istruzione. La sua voce è stata ferma quando ha incontrato i minori non accompagnati a Lampedusa e ha condannato le stragi in mare, o quando si è recato a Lesbo e ha toccato con mano il dolore di tante bambine e bambini che avevano perso i loro cari durante il viaggio. O ancora quando ha chiesto di rispettare nei conflitti il diritto umanitario e non colpire civili, scuole e ospedali. La sua passione e la sua dedizione per i diritti dell'infanzia non saranno dimenticate”, così Save the children.