La Cgil ha avviato una raccolta straordinaria di fondi per l’invio di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Un’iniziativa adottata a fronte della gravissima emergenza umanitaria in corso nella Striscia e che va di pari passo con la mobilitazione del sindacato, insieme a molte altre ong, per richiedere un immediato cessate il fuoco e per l’invio di aiuti umanitari.

Cibo, farmaci, sangue, acqua potabile, strumentazioni per gli ospedali e carburante per farli funzionare, a Gaza manca tutto. Secondo il World food programme dell’Onu sono 2,2 milioni le persone a Gaza a livello di crisi o di insicurezza alimentare acuta su un totale di 2,4 milioni di abitanti. Sempre l’Onu ci dice che ci sono quasi 1,9 milioni di sfollati, di cui quasi un milione sono bambini, e che oltre il 96% delle scorte di acqua a Gaza è «inadeguato per il consumo umano”. Un’emergenza umanitaria che si somma alle oltre 25 mila vittime dei bombardamenti, con 7.500 uccisi, e ai 64.000 feriti segnalate dal ministero della Sanità palestinese.

Alla campagna di raccolta possono aderire iscritte e iscritti alla Cgil, simpatizzanti, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Per i versamenti il conto corrente bancario di riferimento è:  Cgil – Confederazione Generale Italiana del Lavoro IBAN: IT42S0103003201000002774730 CAUSALE: aiuti umanitari Gaza.

Durante la prima fase di raccolta fondi riservata alle strutture la Cgil ha ricevuto sostanziosi contributi da parte delle categorie e delle strutture, tanto che è già entrata nella fase di organizzazione degli acquisti, insieme ad altre Associazioni, per la spedizione di cibo per bambini e materiale sanitario. E’ quindi in preparazione un primo carico di beni di prima necessità e medici.

infine la Cgil ha una pagina web che consente di rimanere aggiornati sugli sviluppi della raccolta e l’andamento della campagna: https://www.cgil.it/ci-occupiamo-di/pace-e-disarmo/aiuti-umanitari-per-la-popolazione-civile-palestinese-di-gaza-sl0h5u2c