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In oltre 80 piazze in tutta Italia previsti in giornata scioperi, manifestazioni, sit in, presidi e flash mob organizzati dalla Cgil per chiedere che si fermi il massacro nella Striscia. Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà ai cortei siciliani, a Catania e Messina. Ieri, 18 settembre, il primo appuntamento a Cagliari.
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La diretta del comizio di Catania con Landini
13:51
Tutte le piazze di oggi della Cgil per Gaza
12:32
Sindacato mondiale, 'inazione per Gaza è negligenza criminale'
Daniele Giordano, Cgil Venezia: "Non possiamo rassegnarci alla logica della guerra"
"La manifestazione pacifica di oggi, 20 settembre, a Venezia ha rappresentato un momento di grande partecipazione popolare, con la presenza di migliaia di cittadine e cittadini che hanno voluto testimoniare il proprio sostegno al popolo palestinese e la necessità di un impegno concreto per la pace". Così Daniele Giordano, segretario generale della Cgil Venezia, al termine del corteo di Mestre di questo pomeriggio.
"Questa mobilitazione - ha aggiunto - dimostra quanto sia urgente, in un momento storico così complesso, unire le forze e costruire una vasta alleanza sociale capace di indicare alla politica e alle istituzioni, che appaiono sempre più deboli e inadeguate, la necessità di un radicale cambio di passo".
"La voce che si è levata oggi da Venezia è chiara: non possiamo rassegnarci alla logica della guerra. Occorre pretendere - ha detto Giordano - che il governo israeliano si assuma le proprie responsabilità e che la comunità internazionale metta in campo azioni concrete ed efficaci per aprire una prospettiva di pace e giustizia".
"Come Cgil ribadiamo che la mobilitazione non si ferma qui. Se la spedizione umanitaria dovesse essere bloccata, non escludiamo ulteriori azioni di protesta e anche di sciopero, perché il diritto alla vita, alla dignità e alla pace non può essere sacrificato. La giornata di oggi ci ricorda - ha concluso - che la società civile ha la forza e la volontà di chiedere il cambiamento. È tempo che la politica ascolti".
Migliaia di persone oggi (20 settembre) in piazza a Mestre
La situazione a Gaza raccontata da Luca Crevatin del Gruppo Volontari Emergency Trieste
Luca Crevatin del Gruppo Volontari Emergency Trieste al termine della conferenza stampa presso la Camera del Lavoro ha raccontato la tragica situazione a Gaza. Ha spiegato perché Emergency ha voluto unirsi alla Global Sumud Flotilla con la Life Support per prestare aiuto e perché il 19 settembre era così importante manifestare e far sentire la propria voce per denunciare l’inazione di tutti i governi occidentali che non stanno facendo niente per fermare questo orrore. Un'esortazione per chiedere al governo italiano di fermare adesso questo massacro e creare le condizioni per un cessate il fuoco.
A Trieste il 19 settembre centinaia di persone in piazza
Da Como a Messina solidarietà alla Palestina
A Bolzano la piazza della Cgil si riempie per dare solidarietà a Gaza
A Trento Cgil in piazza per chiedere di fermare il genocidio
A Potenza e Matera grandi presidi Cgil per Gaza
Migliaia di persone hanno manifestato nelle piazze di Abruzzo e Molise
Grande manifestazione all'Aquila. In duemila in piazza con la Cgil. "I cittadini e le cittadine, lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, studenti e studentesse -ha detto Francesco Marrelli, segretario Cgil L'Aquila - hanno scelto di essere dalla parte giusta della storia, dalla parte della pace e della giustizia, coscienti del fatto che Gaza è l’oscurità della coscienza occidentale, annienta ogni illusione di progresso, di uguaglianza e di solidarietà, nega ogni forma di umanità e svela l’illusione di quell’idea di pace che ha consentito finora all’Europa di nascere e prosperare, che quanto sta accadendo a Gaza ci riguarda, quindi, tutti e tutte. L'adesione é stata altissima, in tanti e tante sono scesi in piazza per gridare stop al genocidio e per la Palestina libera. Continueremo, quindi, la mobilitazione, fiduciosi, per costruire un futuro migliore".
Quasi 1.500 persone hanno partecipato questa sera a Pescara alla manifestazione Pro Palestina organizzata dalla Cgil. Il corteo partito da piazza della Repubblica ha sfilato per Corso Umberto per arrivare a Piazza Salotto. Al grido di "Palestina Libera" i partecipanti al corteo pacifico, hanno ricordato le vittime di Gaza.
"Oltre mille persone a Pescara hanno partecipato a questa fiaccolata che si è conclusa in piazza Primo Maggio. Questa - ha detto il segretario della Cgil di Pescara Luca Ondifero - della società civile, del mondo del lavoro che non vuole restare a guardare il massacro di Gaza dove l'esercito israeliano sta eliminando un popolo. Con questa manifestazione anche nell'ambito di uno sciopero vogliamo dimostrare che la società civile è contraria a queste scelte che il governo israeliano sta compiendo in quel territorio. Noi chiediamo il cessate il fuoco immediato e al nostro governo di prendere una posizione netta di condanna su quello che sta facendo il governo israeliano. Chiediamo anche il riconoscimento dello stato di Palestina e che la comunità internazionale compia le iniziative possibili diplomatiche per far avviare una conferenza di pace per mettere fine ai conflitti nel mondo".
Manifestazioni si sono tenute anche a Teramo, Vasto, in provincia di Chieti, e, in Molise, a Campobasso.
Bologna, tra bandiere della Palestina e "Bella Ciao" 5000 in piazza con la Cgil
5000 persone a Bologna, tra "Bella ciao" e le bandiere della Palestina strette in mano, hanno riempito le strade che collegano piazza Maggiore a piazza Lucio Dalla, riunite nel corteo promosso dalla Cgil come epilogo della giornata di mobilitazione generale e delle quattro ore di sciopero indette dal sindacato contro la guerra a Gaza. "Siamo il primo sindacato al mondo che sciopera per Gaza", ha rivendicato il segretario dei metalmeccanici della Fiom, Michele De Palma, davanti ai bolognesi, denunciando un clima che in Italia vede sempre più una "caccia alle streghe" sulla difesa della Palestina. Tra i presenti alla manifestazione anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha ringraziato il sindacato per l'iniziativa e ha sottolineato il sostegno del suo partito per insistere sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Dal palco che ha preceduto la manifestazione, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha spiegato come "dei 150 palestinesi che abbiamo accolto qui, tutti mi hanno detto che soffrono perché vogliono tornare a casa, nella loro terra; per questo, dobbiamo far capire al governo che non basta più la carità, ma serve una politica decisa che prenda posizione contro il genocidio". Tra le associazioni presenti, da Emergency a Mediterranea, passando per Cucine Popolari, anche l'Anpi bolognese, con Anna Cocchi del comitato provinciale che ha preso la parola: "Vedo nei vostri occhi i volti dei partigiani che nel '43 fecero una scelta importante, quella di schierarsi; noi saremo sempre qui a difendere l'umanità in tutte le piazze che si presenteranno in futuro, e oggi chiediamo che vengano riconosciuti i diritti del popolo palestinese". Infine, sulla responsabilità di questa scelta si è pronunciato anche De Palma: "I politici e i governi che stanno garantendo l'impunità a Israele dovranno rispondere alla storia, perché quello che avviene è un orrore sistematico. Sono scioccato dal fatto che ancora oggi gli opinionisti in tv, dal Corriere della Sera e da Repubblica, discutano su come si decida se è in corso un genocidio: dobbiamo forse aspettare che vengano ammazzati tutti per poterlo dimostrare?". Con queste parole ha provocato il plauso della folla.
Migliaia di persone in corteo a Milano al grido di "Palestina libera"
Migliaia di persone in corteo a Milano con Cgil, Anpi e Arci al grido di "Palestina Libera". A riferirlo sono gli organizzatori partiti da Largo Cairoli: il corteo aveva la sua meta finale in piazza San Babila.
Centinaia in piazza per Gaza a Perugia e Terni con la Cgil
Centinaia di persone tra Perugia e Terni sono scese in piazza - riferiscono gli organizzatori - per dimostrare solidarietà alla popolazione della Striscia di Gaza e indignazione per quello che sta accadendo in Palestina, quindi per chiedere di "Fermare il massacro", rispondendo alla chiamata della Cgil che ha proclamato uno sciopero per oggi. In Umbria lo sciopero, che è stato di quattro ore, ha registrato un'ampia adesione in molti posti di lavoro - riferisce il sindacato - come ampia è stata l'adesione di istituzioni, cittadini e rappresentanti di associazioni e partiti politici davanti ai presidi che si sono tenuti davanti alle Prefetture dei due capoluoghi di provincia. In piazza Italia, a Perugia presenti, tra gli altri, Fabio Barcaioli, assessore a Pace e cooperazione internazionale della Regione Umbria, il consigliere regionale Fabrizio Ricci e don Marco Briziarelli, direttore Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, mentre a Terni ha presenziato Maria Rita Paggio, segretaria generale di Cgil Umbria. "La gravità degli eventi - ha commentato Paggio - non ci consente di rimanere in silenzio: la deportazione e lo sterminio di un popolo inerme non può lasciare indifferenti e di certo indifferenti non sono la Cgil e il movimento dei lavoratori. Con la nostra mobilitazione chiediamo: di fermare ogni intervento militare nella Striscia di Gaza dove si sta compiendo un vero e proprio massacro del popolo palestinese; di mettere in campo azioni concrete per rimuovere l'embargo umanitario, garantire corridoi umanitari e mettere in sicurezza la popolazione civile; di sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla; che venga sospeso ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si fermeranno la guerra a Gaza e l'occupazione della Cisgiordania; il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano". La Cgil Umbria chiede inoltre "di bloccare la corsa al riarmo e all'economia di guerra dell'Europa e dell'Italia che sta mettendo a dura prova la tenuta dello stato sociale, della sanità e dell'istruzione perché i soldi destinati al riarmo vengono sottratti agli investimenti e allo sviluppo dell'Italia".
"Israele fermi il genocidio a Gaza", presidio Cgil ad Ancona
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Centinaia di persone al porto oggi pomeriggio con la Cgil per il popolo palestinese. "Basta sostenere il genocidio a Gaza. Il governo e le istituzioni locali devono prendere posizione e fermare il massacro". È il grido che si alza dal porto di Ancona, dove oggi pomeriggio si è svolto un presidio - organizzato da Cgil Marche - in sostegno alla popolazione palestinese. La banchina davanti alla fontana dei Due soli si è riempita di persone, molte delle quali sventolavano bandiere della Palestina e striscioni contro il governo israeliano. Una manifestazione che anticipa le due previste lunedì pomeriggio, sempre ad Ancona, con l'intenzione di "bloccare il porto". Numerosi gli interventi dal microfono che hanno contestato "l'invio di armi al governo di Israele" da parte degli Stati europei. Tra i presenti due candidati alla presidenza delle Marche, l'eurodeputato dem Matteo Ricci per il centrosinistra e Lidia Mangani per il Partito comunista italiano. "Appena diventerò presidente come Marche riconosceremo lo Stato di Palestina", ha detto più volte Ricci le scorse settimane in campagna elettorale. Anche Mangani ha ribadito che il primo atto che bisognerà fare in Regione sarà quello di "interrompere ogni relazione culturale e commerciale con lo Stato di Israele".
"Vogliamo testimoniare la voce di lavoratori e lavoratrici che chiedono che si fermi il massacro della popolazione palestinese. - ha affermato Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche - Si deve alzare il grido forte del popolo italiano per chiedere al governo e alle istituzioni locali per prendere posizione contro il genocidio". "Ogni anno sogno un 25 aprile per la Palestina - ha detto al microfono Ammar Hamadneh, attivista palestinese del coordinamento Marche per la Palestina - come siamo arrivati ad assistere a un genocidio in diretta? L'Olocausto è un crimine contro gli ebrei, nessuno lo nega. Noi ricordiamo una cosa avvenuta 80 anni fa perché non si faccia più. Oggi gli israeliani ci accusano di essere nazisti e fascisti, ma noi palestinesi abbiamo il dovere morale di parlare di quello che sta succedendo".
Migliaia di persone in piazza in Liguria con la Cgil per Gaza
Oltre ai 5 mila di questa mattina a Genova, sono tantissimi i cittadini che hanno deciso di rispondere all'appello della Cgil anche nelle altre tre manifestazioni che si sono svolte questo pomeriggio in Liguria a Savona, La Spezia e Sanremo. Qui alcuni scatti della serata.
Cgil Valle d'Aosta: "Chiediamo la garanzia di corridoi umanitari"
Oltre 200 persone in piazza ad Aosta hanno risposto all'appello della Cgil per chiedere che si fermi il massacro del popolo palestinese.
Cgil Bari: "Siamo con la Palestina, per la libertà e per la pace"
A Bari piazza Libertà, davanti alla Prefettura, si è riempita di gente per la manifestazione della Cgil 'Per Gaza',"Siamo qui per dire che una strada alternativa è possibile - ha spiegato il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco -, siamo con la Palestina, siamo per la libertà, la dignità del popolo palestinese, siamo per la pace". Presente la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci.
Torino: "Fermate il genocidio, rispettate la vita umana"
A Firenze oltre 20 mila persone
A Firenze oltre 20mila persone sono scese in piazza per Gaza in occasione dello sciopero generale Cgil in Toscana (esentati i settori dei servizi pubblici essenziali). Il corteo fiorentino, dove sono confluiti anche i territori di Prato e Pistoia, è partito da piazza Dalmazia per arrivare in piazza dell’Isolotto per i comizi finali. Durante il percorso, ci sono stati due flash mob (il primo, un die-in in via Mariti: i manifestanti si sono sdraiati a terra mentre dagli altoparlanti usciva il suono originale delle persone sotto le bombe a Gaza; nel secondo, al piazzale delle Cascine, sono state schierate le barchette di carta in sostegno della Global Sumud Flotilla), inoltre, è stato esposto uno striscione (con scritto “Stop accordi economici e militari con Israele subito”) su un ponte in zona piazza Puccini.
Tra i partecipanti al corteo, la sindaca Sara Funaro, l’imam Izzedin Elzir, Eugenio Giani, esponenti delle forze del centrosinistra, delle istituzioni e della società civile. Ha detto il segretario generale Cgil Firenze Bernardo Marasco: “Oggi il mondo del lavoro è con noi in piazza a Firenze per fermare la mattanza a Gaza. Lavoratori e lavoratrici non vogliono stare in silenzio davanti a questa tragedia e si sono mobilitati per dire no all’indifferenza. Firenze, città di diritti e solidarietà e pace, risponde ancora alla chiamata per fermare questa carneficina. Non ci fermeremo finché non si fermeranno”.
Ricci, Cgil Napoli e Campania: "Indignazione e solidarietà al popolo palestinese di fronte a questo genocidio"
“Siamo in piazza per esprimere la nostra solidarietà al popolo palestinese e l’indignazione per quanto sta avvenendo a Gaza”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, aprendo la serie di interventi in piazza del Gesú alla manifestazione promossa dalla Cgil in occasione dello sciopero dalla confederazione per fermare il genocidio a Gaza. “Oggi la Cgil è in 80 piazze in tutta Italia - ha aggiunto Ricci - per fermare il genocidio in atto. Abbiamo proclamato lo sciopero, ottenendo una buona risposta, per rinnovare il nostro No a quanto sta avvenendo in quei territori, affinché la guerra finisca, ci sia una pace vera e venga riconosciuto lo Stato palestinese”.
Tante le presenze in piazza del Gesù per la manifestazione regionale organizzata dalla Cgil a Napoli. Tra gli interventi quelli di Nicola Nardella, presidente dell’ottava Municipalità di Napoli, Gigi Cannavacciuolo di Libera Campania, Filippo Severino di Fari di Pace, Vincenzo Fiano del coordinamento Caserta per la Palestina, Vincenzo Landi dell’associazione studentesca Link UniSa, Gianluca Petruzzo de La Comune, Andrea Morniroli del Forum Diseguaglianze e Diversità, Davide Dioguardi, Insurgencia
Laura Marmorale, Mediterranea, Francesco Dinacci, PD Campania, Filippo Severino, Fari di Pace, Omar Suleiman, Comunità palestinese Campania, Titta Musto, Global Movementti Gaza Napoli Presenti le Camere del Lavoro di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno e delegazioni delle categorie della Cgil che hanno proclamato lo sciopero generale di quattro ore a fine turno nei settori privati non ricompresi nella legge 146/90 la Comunità Palestinese della Campania, l’Anpi provinciale di Napoli, esponenti di Sinistra Italiana, Possibile, Partito Socialista Italiano, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, Laura Marmorale Mediterranea, Davide Dioguardi Insurgencia, Francesco Dinacci, PD Campania, Filippo Severino, Fari di Pace, Omar Suleiman, Comunità palestinese Campania, Titta Musto, Global Movement to Gaza Napoli, in piazza il deputato Avs Franco Mari, il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza. E ancora il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Napoli, Less Onlus.
Tra le adesioni allo sciopero registrate, nella provincia di Napoli Napoli, Schneider 90%, Sangiorgio 60%, i lavoratori portuali a Salerno 50%. Per quanto riguarda la provincia di Avellino, 60% alla Cofren. A Benevento, Hanon Systems primo turno 80%.
La dichiarazione video del segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, sulla manifestazione di oggi a Napoli per la Palestina e sui tre morti avvenuti a Marcianise.
De Palma (Fiom) a Bologna: con gli scioperi e le manifestazioni di oggi grande protagonismo dei lavoratori per fermare il massacro a Gaza e per la pace
Nell’ambito della giornata di mobilitazione generale indetta dalla Cgil nazionale per fermare la barbarie in corso nella Striscia di Gaza, si sono svolti lungo tutto il territorio nazionale scioperi, presidi e manifestazioni ai quali hanno partecipato migliaia di metalmeccaniche e di metalmeccanici. Sullo sciopero e la mobilitazione del mondo del lavoro a sostegno di Gaza e del popolo palestinese è arrivato anche l’apprezzamento del segretario generale della Federazione Generale dei Sindacati dei Lavoratori Palestinesi, Shaher Saad.
Il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, ha partecipato alla manifestazione a Bologna e ha dichiarato: "Oggi abbiamo scioperato nelle fabbriche metalmeccaniche contro il genocidio a Gaza, così come in tutti i luoghi di lavoro, perché abbiamo un messaggio molto chiaro: il Governo italiano, l'Unione Europea e gli Stati Uniti non stanno facendo quanto è nelle loro responsabilità per fermare il massacro della popolazione di Gaza. Siamo scesi in piazza per restituire umanità alle nostre vite e a quelle dei palestinesi”.
L'alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori ai presidi e alle manifestazioni organizzate in tutti i capoluoghi di Regione e nelle principali Province del nostro Paese dimostrano l'impegno del mondo del lavoro nel chiedere di fermare il massacro e il genocidio a Gaza, di arrivare alla pace e alla nascita dello Stato di Palestina e di addivenire rapidamente al blocco degli accordi commerciali e militari con Israele. Difendere la pace vuol dire difendere il lavoro. La guerra e il genocidio vanno fermati.
A Torino in piazza almeno in duemila. Sirene per ricordare i bombardamenti su Gaza
Almeno duemila persone stanno partecipando questo pomeriggio al presidio pro-Palestina organizzato dalla Cgil in piazza San Carlo, nel centro di Torino. La manifestazione si è aperta con il suono di sirene "che evocano guerra e bombardamenti su Gaza". Presenti anche volti noti della politica torinese, tra cui l'ex sindaca Chiara Appendino, oggi deputata e vicepresidente del Movimento 5 Stelle. "Fermate questo eccidio, fermate il genocidio, fermate la violenza" ha scandito dal microfono un rappresentante della Cgil. "Chiediamo corridoi umanitari e la sospensione di ogni cooperazione commerciale e militare con il governo di Israele, non con la sua popolazione, che a sua volta scende in piazza". Il sindacato ricorda la "flottilla che sta cercando di raggiungere Gaza portando aiuti" e parla di una "giornata di mobilitazione nazionale con scioperi e presidi in tantissime piazze italiane". "Questa piazza - afferma - è parte di un grande movimento di donne e uomini che gridano: rispettate la vita, rispettate la storia, rispettate le identità, non uccidete più". La piazza è animata da bandiere palestinesi che si aggiungono alle bandiere delle categorie Cgil. Uno striscione con i colori arcobaleno della pace recita: 'Anche oggi si muore a Gaza, pace in Palestina'. E in segno di sostegno con la Global Sumud Flotilla, sul selciato sono state deposte centinaia di barchette di carta con i colori della bandiera palestinese e la scritta: 'Anche io sono Global Sumud Flotilla'.
A Bologna piazza Roosevelt piena
A Bologna il presidio Cgil per Gaza si è svolto in una piazza Roosevelt piena. Dal palco hanno preso la parola, tra gli altri, il segretario generale Fiom Michele De Palma e il segretario generale della Cgil Bologna, Michele Bulgarelli.
La diretta del comizio di Catania con Landini
La piazza di Pordenone
Piazza Risorgimento piena a Pordenone.
Ghiglione, Cgil: "No al riarmo. Dare risorse a chi è in difficoltà. C'è il rischio di acuire il clima d'odio"
''Come Cgil contestiamo in maniera molto determinata l'investimento sugli armamenti. Non si può trattare di pace correndo al riarmo e chiediamo che i Paesi utilizzino le risorse per dare risposta al disagio sociale e per costruire un percorso di pace e di giustizia sociale''. Lo ha detto la segretaria confederale Cgil nazionale Lara Ghiglione, a margine della manifestazione davanti a Montecitorio indetta nella giornata di mobilitazione della Cgil per Gaza. ''Senza risorse - prosegue Ghiglione - anche per chi in questo momento è in difficoltà, rischiamo di acuire climi di odio e di intolleranza fino ad arrivare a situazioni così radicali come quella che sta accadendo in questo momento al popolo palestinese. Quindi, nessuno si deve girare dall'altra parte, noi chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori, come sempre hanno fatto nella storia, di reagire e di chiedere la pace e il riconoscimento dei diritti delle persone'', ha concluso.
Partito il corteo a Catania con Maurizio Landini
È partito dalla centrale piazza Università di Catania il corteo per la pace della Cgil alla presenza di oltre un migliaio di persone. Dietro al lungo striscione 'Stop al genocidio' anche il leader nazionale della Cgil Maurizio Landini. Tante le bandiere che sventolano tra quelle di varie sigle della Cgil, ma anche della Palestina, della pace, di Amnesty international e di Legambiente. Il corteo arriverà al Castello Ursino dove Maurizio Landini terrà un comizio.
Tutte le piazze di oggi della Cgil per Gaza
Di Cola, Cgil di Roma e del Lazio: "Il governo sospenda i rapporti con Israele. Stop agli accordi commerciali e militari
"Si intensifica la mobilitazione della nostra organizzazione, del mondo del lavoro, per fermare il genocidio in Palestina. Non ci rassegniamo all'idea che vinca la barbarie e che le persone possano essere uccise in questo modo. I lavoratori e le lavoratrici hanno scelto di scioperare per chiedere al governo di impegnarsi a sospendere i rapporti commerciali e militari. Quanti altri bambini e civili devono morire?". Lo dichiara nel corso del presidio per Gaza a Montecitorio Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio. "Stiamo sostenendo la Flotilla perche bisogna rompere il muro del blocco degli aiuti umanitari. Non solo continueremo con le mobilitazioni ma dentro i posti di lavoro continueremo a discutere con i lavoratori. Vogliamo spiegare a tutti i cittadini e le cittadine che il nostro Paese deve essere solidale, lavorando per fare in modo che questa guerra possa finire", ha concluso.
Sciopero generale Cgil, Rossi: “Dalla Toscana messaggio forte per Gaza”
“Dalla Toscana oggi parte un messaggio forte: fermate il genocidio a Gaza”: sono le parole di Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, stamani a Livorno durante la manifestazione, partita da piazza del Luogo Pio, in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil in tutta la regione (intero turno di lavoro, con esenzioni dei settori dei servizi pubblici essenziali come da L.146).
Sulla manifestazione di Livorno (hanno sfilato in circa 10mila persone, tra cui il sindaco a Luca Salvetti, Nicola Fratoianni, vari esponenti delle istituzioni, delle forze di centrosinistra e delle organizzazioni della società civile) sono confluiti anche i territori di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Grosseto. Alta l’adesione allo sciopero in Toscana. I settori dei servizi essenziali erano esentati dallo sciopero (come da L.146).
Ha aggiunto Rossi: “Abbiamo messo in campo il nostro strumento più potente, lo sciopero generale, perché quello che sta accadendo in questi mesi a Gaza, davanti ai nostri occhi, è qualcosa di inaccettabile e disumano. Bambini spezzati, donne massacrate, famiglie annientate o deportate. È la negazione stessa dell’umanità, della libertà e della giustizia sociale. A fronte di tutto questo, c’è l’inazione dei governi e delle istituzioni internazionali. Non sono state prese le misure necessarie su Israele per fermare le stragi e la voce del popolo palestinese oppresso resta senza ascolto. La CGIL Toscana non può accettare questa indifferenza. Come sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici crediamo che la pace, la giustizia sociale e il lavoro siano indissolubilmente legati. Senza pace non c’è lavoro, senza giustizia sociale non c’è libertà, senza dignità non c’è democrazia. Siamo anche preoccupati dalla deriva bellicista che avanza in Europa e in Italia: si aumenta la spesa militare fino al 5% del PIL, mentre si tagliano sanità, scuola, trasporti e servizi essenziali. A pagare questo prezzo saranno ancora una volta i cittadini, i lavoratori, le famiglie già in difficoltà. Non ci rassegniamo a questa inerzia. Noi non ci stiamo. La CGIL Toscana alza la voce contro la guerra, contro l’indifferenza, contro i tagli che minano i diritti e il futuro. Perché un sindacato ha il dovere di dire con chiarezza: senza pace non c’è lavoro, e senza giustizia sociale non c’è futuro”.
“Vorrei che la passione di tutta questa gente in piazza – ha dichiarato il segretario generale della Cgil provincia di Livorno Gianfranco Francese – arrivasse a tutti i bambini e le donne di Gaza. Noi siamo qua per loro. A Gaza e in Palestina non c’è una guerra, ma il massacro di un popolo inerme: tutto ciò nell’indifferenza totale dei governi occidentali, tra cui quello dell’Italia”.
Nel pomeriggio in programma manifestazioni a Firenze (partenza corteo ore 17:15 da piazza Dalmazia, conclusione in piazza dell’Isolotto) e Siena (partenza corteo ore 17 dalla Lizza). Su Firenze confluiscono i territori di Prato e Pistoia, su Siena confluisce quello di Arezzo.
I dati parziali sull'adesione dicono che nella Grande Distribuzione Organizzata adesione del 60% con punte del 70%; adesione al 90% a Burberry a The Mall; nella logistica del porto di Livorno adesione oltre l’80%; adesione al 100% alla Sammontana di Empoli; buona o alta adesione nei settori dell’industria (Laika produzione 70%), del marmo e del chimico-tessile-moda, con punte di altissima adesione.
Roma, iniziato il presidio per Gaza a Montecitorio
È iniziato, nei pressi della Camera dei Deputati, tra Piazza di Montecitorio e Piazza Capranica, il presidio organizzato dalla Cgil per Gaza. Diverse centinaia i manifestanti che sventolano, tra le altre, bandiere della pace e della Palestina. In una nota la Cgil Lazio sottolinea "l'urgenza di fermare l'invasione israeliana a Gaza e il genocidio del popolo palestinese".
Sindacato mondiale, 'inazione per Gaza è negligenza criminale'
"L'inazione politica su Gaza e sulla Palestina è una negligenza criminale": è uno dei passaggi della lettera aperta del segretario generale della Confederazione sindacale internazionale, Luc Triangle, indirizzata a capi di Stato, governi e istituzioni internazionali, in cui si chiede il riconoscimento dello Stato plaestinese, a cui ha fatto riferimento il leader della Cgil, Maurizio Landini. "Il mondo è testimone di un orrore che sfida la comprensione", che va fermato, si legge nel testo. "Le opzioni disponibili nell'ambito del diritto internazionale sono molte. La comunità internazionale deve agire ora. I sindacati di tutto il mondo chiedono un'azione immediata e duratura: Fermare immediatamente la fornitura di armi a tutte le parti. Cessare il fuoco immediatamente e garantire un accesso umanitario senza restrizioni. Rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e i prigionieri politici. Riconoscere immediatamente la Palestina e porre fine all'occupazione e al commercio con gli insediamenti illegali. Rafforzare la democrazia per garantire la pace immediatamente. Dobbiamo agire immediatamente", si rimarca nella lettera del confederazione sindacale mondiale.
Fiom: "Alte adesioni agli scioperi dei metalmeccanici per Gaza"
''Sono iniziati già da questa mattina gli scioperi delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici con manifestazioni territoriali, per fermare il massacro a Gaza. Il blocco degli aiuti umanitari, i bombardamenti, la perdita di decine di migliaia di civili, l'invasione di Gaza via terra e i progetti di deportazione, i nuovi insediamenti colonici in Cisgiordania, stanno determinando le condizioni di un vero e proprio genocidio''. Lo dichiara in una nota la Fiom-Cgil nazionale.
''Oggi scioperiamo per spingere il Governo e l'Unione Europea a fare le scelte giuste: riconoscere lo Stato di Palestina e bloccare l'intervento militare di Israele a Gaza. Scioperiamo e manifestiamo per l'umanità, la dignità e la solidarietà internazionale. La Fiom-Cgil è da mesi impegnata a sostenere il personale sanitario come ad esempio quello di Emergency e i giornalisti nel poter svolgere in sicurezza il loro lavoro, nonché le missioni umanitarie in corso, come la Global Sumud Flotilla. Questa mattina si è scioperato e manifestato, con alte adesioni, a Genova, Livorno, Terni, Siena, Firenze, Arezzo, Lucca, Pisa, Novara, Benevento''.
In 10 mila al corteo di Livorno
Al corteo organizzato dalla Cgil a Livorno in occasione dello sciopero generale proclamato per chiedere di fermare il massacro a Gaza hanno partecipato oltre 10 mila persone. L'adesione allo sciopero nei posti di lavoro è stata elevata. Stamani un fiume di persone ha invaso pacificamente le strade del centro per gridare tutto il proprio dolore per quanto sta avvenendo in Palestina. Al corteo di Livorno (uno dei tre organizzati dalla Cgil in Toscana) hanno partecipato anche le lavoratrici e i lavoratori provenienti da Pisa, Massa Carrara, Lucca e Grosseto.
"Vorrei che la passione di tutta questa gente - ha dichiarato il segretario generale della Cgil provincia di Livorno Gianfranco Francese - arrivasse a tutti i bambini e le donne di Gaza. Noi siamo qua per loro. A Gaza e in Palestina non c'è una guerra, ma il massacro di un popolo inerme: tutto ciò nell'indifferenza totale dei governi occidentali, tra cui quello dell'Italia. Il governo italiano - ha aggiunto - farebbe bene ad attivarsi seriamente per ottenere il cessate il fuoco in Palestina e per proteggere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla".
"Il governo criminale di Netanyahu - ha proseguito Francese - dev'esser boicottato: ci appelliamo perciò alla comunitá portuale affinchè non permetta l'attracco e la partenza di navi con armi israeliane. Per fortuna c'è ancora una parte importante della popolazione israeliana che si ribella al proprio governo fascista e nazista: speriamo che queste persone riescano a far sentire sempre di più la propria voce".
Al termine del corteo è intervenuto, tra gli altri, anche Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana: "Dalla manifestazione di stamani parte un messaggio forte: a Gaza c’è una situazione inumana, stop al genocidio del popolo palestinese, stop alla deriva bellicista. Senza pace non c’è giustizia sociale né lavoro".
L’Ulss 3 Serenissima nega l'autorizzazione all'assemblea per Gaza. La denuncia della Fp Cgil Venezia
Dura denuncia della Fp Cgil venezia. "Oggi abbiamo svolto l’Assemblea con una partecipazione altissima da parte dei lavoratori che anche nei loro interventi hanno espresso tutta l’angoscia e la necessità di mantenere l’attenzione e la mobilitazione su quanto accade. A questa assemblea, però, non hanno potuto partecipare i dipendenti dell’Ulss 3 Serenissima".
“Già – scrive Ivan Bernini segretario generale della Fp Cgil del Veneto e di Venezia –, perché alle 16:47 di ieri è arrivata una comunicazione dalla Direzione del Personale che non autorizzava l’assemblea per il 'mancato preavviso' delle 72 ore. Circa 8 ore di “mancato preavviso” rispetto agli oltre 200.000 tra morti e feriti a Gaza. Pedissequamente l’Azienda Ulss 3 Serenissima, unica tra le centinaia di Pubbliche Amministrazioni, dalla Regione Veneto in giù, ha ritenuto, oltre ad ogni valutazione di opportunità e di sensibilità, di richiamarsi alla norma per negare l’assemblea. L’Azienda ULSS 3 ha rispettato la norma, nulla di illegittimo o antisindacale".
"Ma non possiamo rimanere interdetti dal fatto che proprio da un Azienda Sanitaria che del diritto alla salute e della dignità umana fa la propria missione, non si consideri che dal punto di vista della sensibilità e dell’opportunità, 8 ore rispetto a oltre 200.000 morti, molti dei quali proprio sanitari che da tutto il mondo provano senza mezzi, senza farmaci e addirittura bombardati dentro agli ospedali, si assuma questa scelta. Una scelta che, speriamo di sbagliarci, ci appare indifferenza rispetto a quanto avviene al di fuori dell’Azienda".
“Meno male, conclude Bernini, che l’alta partecipazione dei lavoratori all’assemblea e l’espressione alta dei loro interventi ci dice che non tutti vivono nella “propria bolla” separando quello che avviene nei posti di lavoro con quello che, come cittadini e lavoratori, avviene al di fuori di quelle mura".
A Genova lo sciopero generale Cgil per Gaza diventa di 8 ore
“La Camera del Lavoro di Genova ha deciso di estendere a 8 le ore di sciopero generale proclamate a livello nazionale per Gaza per dare a tutti la possibilità di manifestare concretamente contro quanto sta accadendo a Gaza city dove la situazione è precipitata in questi ultimi giorni con l’attacco da terra verso una popolazione ormai stremata. Tutti coloro che oggi sono scesi in piazza chiedono di fermare il genocidio e di far prevalere le diplomazie a Gaza così come in ogni altra parte del mondo dove a parlare sono purtroppo solo le armi” così Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova a margine della giornata di sciopero proclamata dalla Cgil per Gaza e contro tutte le guerre. Nel corso della mattinata un lungo corteo colorato ha attraversato Genova per partecipare allo sciopero e alla manifestazione di protesta contro quanto sta accadendo a Gaza City e a sostegno della pace, dei diritti umani e della protezione della popolazione civile. In più di 5 mila hanno partecipato al corteo partito intorno alle 9 dal ponente genovese e arrivato in centro città, dove una delegazione è stata ricevuta in Prefettura. Le richieste dei manifestanti sono rivolte al Governo e alle istituzioni italiane e ai governi e istituzioni internazionali. Per la Cgil servono azioni concrete per fermare immediatamente quanto sta accadendo a partire dalla convocazione di una conferenza di Pace sotto egida Onu. Inoltre va fermato ogni intervento militare nella Striscia di Gaza e vanno garantiti i corridoi umanitari e il sostegno a tutte le missioni di pace compreso quello alla Global Sumud Flotilla. Vanno sospesi gli accordi di cooperazione commerciale e militare con Israele e va riconosciuto lo Stato di Palestina.
L’attenzione del mondo del lavoro è rivolta a tutti i conflitti in corso, anche quelli dimenticati ma che purtroppo continuano a mietere vittime civili e con ricadute disastrose su intere popolazioni ed è inaccettabile l’escalation internazionale che vede la violenza e la sopraffazione come regolatrici dei conflitti".
Fiom: iniziano gli scioperi dei metalmeccanici con alte adesioni: per restare umani, unire, fermare il genocidio
"Sono iniziati già da questa mattina gli scioperi delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici con manifestazioni territoriali, per fermare il massacro a Gaza". Ad annunciarlo è la Fiom Cgil nazionale in una nota. "Il blocco degli aiuti umanitari, i bombardamenti, la perdita di decine di migliaia di civili, l'invasione di Gaza via terra e i progetti di deportazione, i nuovi insediamenti colonici in Cisgiordania, stanno determinando le condizioni di un vero e proprio genocidio".
"Oggi - prosegue la federazione - scioperiamo per spingere il Governo e l’Unione Europea a fare le scelte giuste: riconoscere lo Stato di Palestina e bloccare l’intervento militare di Israele a Gaza. Scioperiamo e manifestiamo per l’umanità, la dignità e la solidarietà internazionale. La Fiom-Cgil è da mesi impegnata a sostenere il personale sanitario come ad esempio quello di Emergency e i giornalisti nel poter svolgere in sicurezza il loro lavoro, nonché le missioni umanitarie in corso, come la Global Sumud Flotilla". Questa mattina si è scioperato e manifestato, con alte adesioni, a Genova, Livorno, Terni, Siena, Firenze, Arezzo, Lucca, Pisa, Novara, Benevento.
Partito il presidio a Catanzaro Lido
Iniziano da Catanzaro i presidi per Gaza della Cgil Calabria. Con il segretario Cgil Calabria Luigi Veraldi, i compagni dell’Area Vasta e delle categorie, l’Anpi e l'Arci il lungomare si è tinto dei colori della Palestina.
A Genova è partito il corteo
A Genova il presidio principale è partito alle 9 dai giardini Melis di Cornigliano. Un altro presidio è in corso davanti alla stazione marittima a Principe. Il corteo parte da via San Giovanni d'Acri e attraversa la città passando dalla strada Guido Rossa, lungomare Canepa, San Benigno, via di Francia, via Milano, via Buozzi, via Gramsci, Porta di Vacca, piazza della Nunziata, largo Zecca e piazza Lanfranco, dove si trova la prefettura.
In 5mila in corteo Cgil a Livorno per Gaza
Circa 5 mila persone a Livorno in corteo. Partito da piazza del Luogo Pio, al grido di "Palestina libera", dopo essere arrivato in piazza Grande si è diretto verso il monumento dei Quattro mori e percorrerà il ponte di Santa Trinità, per concludersi davanti al Varco Fortezza, al porto cittadino. Al corteo ha partecipato anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti con alcuni componenti della giunta.




















































