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Dopo mesi di mobilitazioni, tentativi di boicottaggio da parte della opposizione conservatrice, il Governo Petro, con il sostegno di tutte le maggiori centrali sindacali del Paese, ha finalmente raggiunto l’obiettivo dell’approvazione della riforma del lavoro.
Si tratta di una vittoria politica per il presidente Petro, che recentemente, a seguito dell’affossamento della consulta popolare relativa alla riforma, aveva inasprito i rapporti con il Congresso istituendo il referendum popolare per decreto per chiedere ai cittadini se fossero d'accordo o meno con le misure previste dalla riforma.
Proprio a seguito di questa mossa, forse per evitare la “consulta popular” e una votazione che si prevedeva massiva e che avrebbe consentito a Petro di rafforzare il proprio legame con i cittadini e le cittadine, il Congresso ha finalmente approvato la riforma.
“Il popolo lavoratore della Colombia ha ottenuto la sua prima vittoria dopo 34 anni”, così ha commentato Petro su Instagram mentre il Presidente della Cut Fabio Arías ha dichiarato: “Ha vinto il popolo, hanno vinto le mobilitazioni, hanno vinto i sindacati ed ha vinto il governo del cambiamento”.
La nuova legge restituisce ai lavoratori i benefici che avevano perso con la riforma del lavoro approvata durante il primo governo di Álvaro Uribe.
Tra le principali modifiche introdotte dalla nuova legislazione figurano: il pagamento degli straordinari a partire dalle ore 19:00; la retribuzione del 100% per il lavoro svolto la domenica e nei giorni festivi; contratti formali per gli studenti in tirocinio presso il Servizio nazionale di apprendistato; garanzie per la contrattazione collettiva e la libertà sindacale; nuovi meccanismi di stabilità e formalizzazione del lavoro.
Per le associazioni imprenditoriali e alcuni politici dell'opposizione, tali benefici aumentano eccessivamente l’onere a carico dei datori di lavoro con conseguente diminuzione dei posti di lavoro e lavoro sommerso.
Al di là del suo contenuto tecnico, l’approvazione della riforma del lavoro rappresenta una vittoria politica simbolica per il governo di Petro, che aveva accumulato una serie di battute d'arresto legislative e scontri istituzionali.
Da parte sindacale si apprezza l’approvazione della riforma che restituisce ai lavoratori i benefici persi e celebra l’importanza delle mobilitazioni, che da mesi le centrali sindacali hanno organizzato dimostrando l’appoggio alle norme, confermando che la lotta paga.