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Sarebbe oggi l’ultimo giorno di una settimana che ha visto lo Spi Cgil mobilitarsi nei quartieri, nelle piazze, nelle strade e nei mercati di tutte le città d’Italia. Oltre trecento le iniziative, culminate con le manifestazioni che si sono svolte tra ieri e questa mattina, 21 novembre. Migliaia di persone hanno detto no a una manovra che, come ha sintetizzato Tania Scacchetti in presidio davanti alla prefettura di Genova con il sindacato pensionati della Liguria, “guarda al riarmo, anziché ai diritti”. Sarebbe oggi, ma in molte città le date e gli appuntamento continuano anche nel corso della prossima settimana. A riprova del fatto che, come recita lo slogan della mobilitazione, “la lotta non ha età”.
Sono tre, in sintesi, le rivendicazioni del sindacato Cgil: adeguare le pensioni al costo della vita, chiedere una legge per la non autosufficienza e garantire il diritto alle cure agli anziani con un investimento corposo nella sanità pubblica.
Pensionate e pensionati, spesso prigionieri delle fasce più fragili della nostra società, hanno risposto con entusiasmo alla chiamata dello Spi Cgil e hanno distribuito per giorni decine di migliaia di volantini che hanno richiamato l’attenzione delle persone sullo sciopero generale indetto dalla Cgil per il prossimo 12 dicembre contro la manovra e per un reale cambiamento delle politiche del governo.
Le foto delle iniziative
Sicilia
A Palermo mattinata di volantinaggi.
Piemonte
Nei giorni scorsi iniziativa con Tania Scacchetti, segretaria generale dello Spi Cgil, a Torino, dove è stata presentata la guida “Fatti due conti”, una vera e propria bussola per l’economia quotidiana realizzata da Spi Cgil nazionale, Federconsumatori e LiberEtà.
Torino ha ospitato questo importante appuntamento nazionale per aprire un confronto tra pensionate e pensionati di tutt’Italia su un tema ancora troppo tabù: quello della gestione economica dei propri risparmi, partendo dagli acquisti a rate e passando per gli investimenti, l’indebitamento, le truffe e fino ad arrivare al tema delle violenze economiche.
Un tema sul quale, a seguito dei progressi tecnologici e dell’avvento della digitalizzazione, è necessario agire, al fine di rendere consapevoli le anziane e gli anziani del nostro paese: l’informazione e la sensibilizzazione continuano.
Campania
Un fitto calendario di assemblee nelle leghe, attivi provinciali e volantinaggi: lo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil, si mobilita anche a Napoli e in Campania in vista dello sciopero generale del 12 dicembre contro la manovra finanziaria del Governo che la Cgil ritiene ingiusta e sbagliata, che taglia servizi e investe solo nel riarmo. Venerdì 28 novembre i pensionati e le pensionate si ritroveranno in presidio a Napoli nei pressi della Prefettura nell’ambito della mobilitazione nazionale “La lotta non ha età” per chiedere la modifica della legge di bilancio e una politica economica che riduca le diseguaglianze sociali. L’appuntamento è alle 10 in piazza Plebiscito. Intanto in questi giorni proseguono su tutto il territorio campano assemblee nelle leghe e attivi a livello provinciale per informare pensionate e pensionati sulla piattaforma di sciopero proposta dalla Cgil in vista della manifestazione regionale del 12 dicembre prossimo che si terrà a Napoli, dove scenderanno in piazza lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, studenti.
Basilicata
“Il governo Meloni, mentre investe nelle armi, riduce gli investimenti in sanità, welfare e non autosufficienza. Le risorse della legge di Bilancio 2026 sono del tutto insufficienti. Per questo come Spi Cgil chiederemo un incontro con l’assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, per fare il punto sugli interventi necessari nel welfare e nella non autosufficienza, per la quale chiediamo da tempo alla Regione Basilicata di investire fondi regionali in aggiunta a quelli nazionali”.
È l'appello lanciato dallo Spi Cgil Basilicata e dallo Spi Cgil Potenza dal presidio del 20 novembre in piazza Matteotti, a Potenza, in una giornata di mobilitazione contro la manovra finanziaria del governo Meloni e per chiedere maggiori risorse per il welfare e il diritto di cura degli anziani e delle persone non autosufficienti in Basilicata, affinché il governo regionale assicuri dignità, assistenza e servizi accessibili e di qualità.
“Mentre il governo investe nelle armi noi difendiamo le persone e denunciamo l’ennesima legge di bilancio ingiusta – è il messaggio dello Spi Cgil –. Le richieste sono chiare e da troppo tempo ignorate: tutela del potere d’acquisto, messo a rischio dall’inflazione e da scelte politiche sbagliate; rispetto del diritto alla pensione, che deve essere adeguata, giusta e dignitosa; diritto alla salute, gravemente compromesso da un sistema sanitario pubblico indebolito e sottofinanziato. A ciò si aggiungono le nostre richieste al governo regionale, che in un tale contesto di definanziamento per welfare e sanità deve investire risorse aggiuntive per garantire il diritto alla cura dei lucani e delle lucane, specie i più fragili e non autosufficienti. Per questo motivo all’iniziativa di oggi abbiamo deciso di coinvolgere le associazioni che si occupano direttamente dei diritti delle persone non autosufficienti, portando in piazza testimonianze dirette”.
Al presidio, oltre al segretario generale dello Spi Cgil Potenza Michele Sannazzaro che ha portato i saluti del garante dei diritti delle persone con disabilità, Stefano Mele, e alla segretaria Spi Cgil Potenza, Giovanna Galeone, sono infatti intervenuti Carmela De Vivo, presidente Fish Basilicata (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e Flavio Olita, attivista per i diritti delle persone con disabilità e promotore della campagna “Barriere zero per tutti”. Ha concluso Stefano Cecconi, segretario Spi Cgil nazionale.
A Matera invece il presidio è stato organizzato il 18 novembre scorso in Piazza Vittorio Veneto.
Abruzzo e Molise
Decine i presidi anche in Abruzzo e Molise.
Emilia-Romagna
Questa mattina, 21 novembre, presidi e volantinaggi anche a Forlì, Forlimpopoli, Cesena e Savignano sul Rubicone. “Siamo tornati in piazza per ribadire, insieme alle pensionate e ai pensionati, che i diritti non vanno mai in pensione”.





























