Questa mattina, 21 novembre, davanti alla Prefettura di Genova, in Largo Eros Lanfranco, flash mob organizzato dallo Spi Cgil dal titolo “Una società che lascia sedie vuote crea un Paese senza futuro”.

“Con 50 sedie vuote – spiega lo Spi provinciale – abbiamo rappresentato chi rischia di non arrivare alla pensione, o di riceverne una talmente bassa da non potersi permettere una vita dignitosa. Ma quelle sedie parlano anche di milioni di pensionate e pensionati, lavoratrici, lavoratori e giovani segnati da carriere discontinue, lavori gravosi non riconosciuti, salari bassi e pensioni che non reggono l’inflazione”.

Scacchetti, Spi nazionale: “Le persone non siano invisibili per il governo”

“Una settimana di mobilitazione dei pensionati e delle pensionate del nostro Paese per dire che non devono essere invisibili alle scelte politiche, per dire che questa manovra finanziaria non risponde ai loro bisogni, né in termini di reddito né in termini di diritti né in termini di tutela della loro salute – ha detto Tania Scacchetti, segretaria generale dello Spi Cgil nazionale –. Una manovra che guarda al riarmo invece che ai diritti delle persone”.

Bosco, Spi Genova e Liguria: “La società sta lasciando posti vuoti”

“Le sedie vuote che abbiamo deciso simbolicamente di mettere davanti alla prefettura stamattina – ha spiegato Ivano Bosco, segretario generale Spi Cgil Genova e Liguria – stanno a significare i posti vuoti che questa società sta lasciando. Questa legge finanziaria aumenta la possibilità che i posti vuoti siano tanti perché non fa nulla per rilanciare la produzione industriale, per creare posti di lavoro. Non c'è nulla per la sanità, non c'è nulla per le pensioni, non c’è nulla per i giovani che devono andare all’estero dopo aver studiato”.