Un’altra pagina di intolleranza è stata scritta in queste ore a Roma, in pieno centro, nel popolare quartiere di Testaccio, da sempre un termometro del clima in città.

Vandali al Gay Center
Vandali al Gay Center

Vandali al Gay Center

Una videocamera di sorveglianza la scorsa notte ha ripreso un gruppo di ragazzini mentre urlavano e scrivevano sui muri frasi omofobe all'ingresso del Gay Center di via Zabaglia. I giovani avrebbero anche preso a bastonate l'ingresso.

Noi abbiamo un’altra idea di società. Serve un grande lavoro culturale nelle scuole e nei media per educare le giovani generazioni alla differenza

Massima solidarietà a Gay Center che, ancora una volta, ha subito una vergognosa aggressione. Nella notte, come registrato dalle videocamere di sorveglianze, il muro Rainbow, simbolo della comunità LGBTQIA+, è stato colpito con mazze da baseball ed è stato imbrattato l’ingresso con scritte omolesbobitransfobiche”. Inizia così il comunicato di sostegno scritto dalla Cgil Roma e Lazio.

Un vero e proprio raid da parte di un gruppo di giovanissimi. Un episodio allarmante che rende evidente quanto stereotipi, discriminazioni, intolleranza nel discorso pubblico nei confronti della comunità LGBTQIA+ influenzino le persone, soprattutto le giovani generazioni, e i loro comportamenti”.

“Non si può far finta che su quanto continua ad accadere non ci sia una chiara responsabilità morale delle organizzazioni e delle forze politiche che alimentano l’odio contro la comunità LGBTQIA+”.

“Noi – si conclude la nota del sindacato – abbiamo un’altra idea di società. Una società in cui le persone possano autodeterminarsi e non vedersi private dei propri diritti. Per questo è fondamentale un grande lavoro culturale nelle scuole e nei media per educare alle differenze e alle loro soggettività”.