Quanto costa la libertà in Italia? Per il governo 4932 euro. Sarebbe questa la somma che un migrante in fuga da guerre e carestie dovrebbe avere in tasca, non in banconote di piccolo taglio ma con regolare fideiussione bancaria, se volesse evitare di essere rinchiuso in un centro di detenzione, perché di fatto questo sono i vari hot spot o centri di permanenza. Ce lo spiega perfettamente Valeria De Amorim Pio che per l’Inca Cgil nazionale segue l’immigrazione, ricostruendo la cornice nella quale si potrebbe venire a trovare un migrante appena sbarcato a Lampedusa. “Una persona fuggita dal proprio paese in circostanze drammatiche, dopo un viaggio lungo e pericoloso, spesso attraverso un deserto e poi il mare aperto, scampando al carcere o persino alla tortura, affidandosi a passeur e scafisti che gli hanno sequestrato i documenti, finalmente giunto sulle coste italiane dovrebbe presentare una fideiussione bancaria di 5mila euro per non essere trattenuto in un centro di permanenza. È chiaro che parliamo di una norma dal forte carattere ideologico e discriminatorio e, nella realtà, di fatto impraticabile”.

“La norma è scritta con i piedi – ci ha detto Kurosh Danesh del dipartimento immigrazione della Cgil nazionale –, non ha quasi nessuna possibilità di essere applicata, è solo propaganda, riflette soltanto la volontà di questo governo di dare un segnale alla società sul fatto che la destra è contro l’immigrazione e mantiene le promesse elettorali. E anche nel caso in cui diventasse uno strumento percorribile, l’unico effetto che potrebbe produrre è quello di aumentare il ricatto verso i migranti, rendendoli ancora più fragili ed esposti”.

“La giustizia – ha detto Valeria De Amorim Pio – sarà presto chiamata a decidere se lo stato di diritto è un bene comune o un privilegio di alcuni. E in questo contesto è probabile che il giudice ordinario disapplicherà la norma basandosi sulla sentenza della Corte europea che ha ben chiarito che un richiedente asilo non può mai essere trattenuto a causa della mancanza di mezzi di sostentamento, anzi ha ribadito più volte che al migrante in fuga da situazioni di pericolo deve essere fornito un alloggio e che questo alloggio non può consistere in un centro di trattenimento”.