Si è conclusa alla mezzanotte del 15 agosto la procedura di regolarizzazione dei rapporti di lavoro avviata lo scorso primo giugno per agricoltura, lavoro domestico e assistenza alla persona. E subito sono arrivati i primi dati ufficiali: secondo il ministero dell’Interno sono state 207.542 le domande complessive ricevute dal portale predisposto dal Viminale.

Più colf che braccianti
I dati evidenziano una netta prevalenza delle domande avanzate da colf e badanti, mentre il resto ha riguardato il lavoro subordinato. 176.848 sono state le domande presentate dal datore di lavoro per favorire l'emersione del lavoro nero. Le richieste per collaboratori e collaboratrici familiari sono state oltre 122mila, mentre più di 54mila riguardano le badanti. Sono state invece 30.694 le domande attivate da cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto. Tra queste, secondo i dati definitivi, oltre 29.500 riguardano l'agricoltura, residuali sono la pesca e altri settori.

Il secondo canale
La sanatoria prevedeva un doppio binario: da un lato la possibilità per il datore di lavoro di sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro con un cittadino straniero o di dichiararne uno irregolarmente instaurato. Dall'altro lato era prevista per gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 la possibilità di chiedere un permesso di sei mesi convertibile in lavoro in caso di assunzione. Per quanto riguarda queste richieste presentate agli sportelli postali da cittadini stranieri, il totale ammonta a 12.986.

Più Nord che Sud
La Lombardia è la regione da cui sono state inviate il maggior numero di richieste per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona (47.357) mentre al primo posto per il lavoro subordinato si trova la Campania (6.962). A livello provinciale ai primi tre posti ci sono Milano (22.122), Napoli (19.239) e Roma (17.318) per le domande per l'emersione del lavoro domestico, e Caserta (2.904), Ragusa (2.005) e Latina (1.897) per l'emersione del lavoro subordinato. Per quanto riguarda invece le domande di permesso di soggiorno temporaneo, a livello provinciale, in cima alla classifica ci sono Verona (675), Cuneo (466) e Cosenza (423), seguite da Milano (406).

Chi è stato regolarizzato
Per il settore della collaborazione domestica non mancano alcune curiosità, come il basso numero di richieste per immigrati provenienti da Filippine ed Ecuador (non presenti nelle prime dieci nazionalità), che invece rappresentano una buona parte di lavoratori. La classifica è guidata da Ucraina, seguita da Bangladesh, Pakistan, Georgia e Marocco. Con riferimento al lavoro subordinato, invece, le prime cinque nazionalità dei lavoratori sono Albania, Marocco, India, Pakistan e Bangladesh. Sugli oltre 176mila datori di lavoro che hanno presentato domanda per il settore domestico, invece, 136.138 sono di nazionalità italiana, mentre, per il lavoro subordinato, sono italiani 28.013 datori su 30.694 richiedenti.

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