1° Maggio 2020. È la nostra Festa del  Lavoro, funestata da una crisi senza pari per la pandemia da coronavirus. Eppure, resta importante celebrarla. Ci accingiamo alla ripresa che sarà lenta e complicata, ma la ricostruzione non dovrà essere solo materiale. Bisognerà avere cura del lavoro di ogni uomo e di ogni donna, della sua dignità e della sua sicurezza innanzitutto e, con il lavoro materiale, bisognerà curare anche quello immateriale per consentire la piena realizzazione dei diritti fondamentali di libertà e eguaglianza. Per questo celebriamo il Primo maggio con l’opera di fotografe nella mostra “Re-framing our identities” – “Re-inquadrare le nostre identità”. Vogliamo ricordare così il lavoro, la professionalità e l’impegno sociale di queste artiste attraverso il loro sguardo. Il mondo nuovo che ci attende o avrà cura di sè, di noi o non sarà.

In occasione della rassegna Art City, la Cgil di Bologna ha esposto, per la prima volta, il lavoro di fotografe operanti a livello internazionale che usano la fotografia come occasione di riflessione su temi psicologici, sociali,  relativi alle diverse identità e strumento di cambiamento. La mostra si intitola, non a caso, “Re-framing our identities” sia perché i progetti sono presentati su 12 pannelli, quasi 12 inquadrature, sia perché vengono proposti temi differenti, relativi al cambiamento. 

Si affrontano temi diversi: dai rapporti intergenerazionali e tra vicini di casa, alle adolescenti e alle donne senza figli, alle diverse abilità percettive, alla scena musicale, prevalentemente maschile, a come affrontare con coraggio e positività le sfide che la vita presenta in un continuo Re-framing, facendo chiaramente riferimento anche al mezzo fotografico. Il gruppo, eterogeneo per temi e modalità espressive, nasce da una serie di iniziative organizzate dalla Royal Photographic Society in occasione del Centenario dell’acquisizione del diritto al voto da parte delle donne e fa capo a Sonia Lenzi, fotografa bolognese, che svolge gran parte della sua attività artistica a Londra. 

Il gruppo è composto da: Carol Allen-Storey, Marion Belanger, Reme Campos, Marisa Dowling, Denise Felkin, Sonia Lenzi, Laura Mallet, Petulia Mattioli, Carolyn Mendelsohn, Anne - Marie Michel, Ellie Ramsden e Arabella Schwarzkopf.  Nella versione video la voce narrante è di Donatella Allegro e la composizione di Ilaria Cimmino.

Anna Salfi, segreteria della Cgil – Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, presidente della “Fondazione Argentina Bonetti Altobelli”