“Fino a venerdì scorso ero abbastanza allarmato anche perché, dopo aver espresso un giudizio sostanzialmente positivo sulla riforma del mercato del lavoro, all'ultimo momento sono emerse delle novità assolutamente non condivisibili. Di questo ho chiesto spiegazioni direttamente al ministro Fornero in un colloquio telefonico, proprio alla vigilia delle festività pasquali. Una conversazione dalla quale sono uscito rinfrancato”. Marco Venturi, attualmente alla guida di Rete Imprese Italia e presidente di Confesercenti, intervistato da L’Unità, ricorda i motivi di preoccupazione.

“Innanzitutto l'aumento generalizzato dei costi per le imprese che assumono a tempo determinato” e poi l’intervento “sulla bilateralità fra le associazioni che rappresentano le imprese e le forze sindacali. Un rapporto diretto prezioso, che si vorrebbe sminuire attribuendo su varie questioni maggiore importanza al ruolo dell'Inps”. E poi ancora “gli aggravi degli oneri a carico delle imprese in determinate situazioni, ad esempio quelli richiesti nel caso di assenza per malattia del lavoratore”. Venturi, che è stato rassicurato su tutti i fronti da Fornero, sottolinea poi come ”proprio il permanere dello spartiacque dei 15 dipendenti rappresenti uno degli elementi maggiormente apprezzabili della riforma messa in piedi dal governo, in quanto conferma la specificità delle piccole imprese, che poi rappresentano un elemento cardine della struttura produttiva italiana”.