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Mezzogiorno, occupazione, attività produttive, inclusione sociale, welfare, sanità, istruzione, legalità e sicurezza: sono questi alcuni punti del documento unitario sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil Napoli e presentato nel corso dell’attivo unitario che si è svolto oggi, 25 gennaio, alla Stazione Marittima con l’obiettivo di rilanciare il confronto con Comune, Città metropolitana e, per le relative competenze, Regione, governo e associazioni imprenditoriali.
L’attivo, presieduto dal segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, è stato aperto dalla relazione del segretario generale della Cisl partenopea, Gianpiero Tipaldi e concluso dall’intervento di Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di Napoli.
Cgil, Cisl e Uil chiedono a Comune e Città metropolitana non soltanto formali sedi concertative, ma rivendicano nuovi spazi di partecipazione alle scelte sulla programmazione dello sviluppo e degli interventi connessi, regole chiare, ruoli distinti ma esigibili. In particolare l’apertura immediata di una strutturata ed organica discussione che preceda e accompagni la ridefinizione del piano di rientro del Comune di Napoli, la conseguente predisposizione del bilancio di previsione 2018 e l’avvio di un confronto per la definizione di un Pst.
Oltre alle questioni che chiamano in causa le responsabilità gestionali dirette delle istituzioni, è evidente, secondo il sindacato, che il perno delle azioni rivendicative restano le questioni del lavoro, della crescita economica e della coesione sociale. Per quanto riguarda l’occupazione, con le rispettive istituzioni competenti occorre da subito non solo avviare un piano straordinario di copertura del turn over della pubblica amministrazione e della sanità, superando precarietà ed esternalizzazioni e stabilizzando gli Lsu residui, ma attivare da subito gli interventi infrastrutturali previsti dalla programmazione dei Patti per Napoli e Campania, monitorarli e accelerarli. Anche in rapporto alla individuazione delle aree di crisi complessa nel territorio napoletano, Cgil, Cisl e Uil chiedono l’apertura di specifici tavoli di confronto per definire gli interventi necessari al rilancio produttivo e alla tutela del reddito dei lavoratori.
Cgil, Cisl e Uil ritengono necessario mettere a sistema le grandi potenzialità dell’apparato produttivo ancora presenti nell’area metropolitana. Oltre alla definizione di un apposito livello di confronto inter-istituzionale per il rilancio produttivo di Napoli, intendiamo partire dalla strenua difesa dell’esistente: Fca, Fincantieri, Atitech, Ericsson, Its, Doria, sono solo alcune delle aziende sulle quali si chiedono chiari piani industriali e di investimento. Come condizione di quadro essenziale per un equilibrato sviluppo economico è necessario che si definisca un vero “Progetto Napoli” capace di mettere a sistema il complesso degli interventi che oggi sono attivabili: Bagnoli, Napoli Est, Area Flegrea, Piano Periferie, valorizzazione del Centro Storico, Patto per Napoli e la Campania, Piano Portuale, Zes, sono i punti di un disegno che per essere leggibile va collegato e, ancor prima, pensato.
Inclusione sociale, sanità, e istruzione
Lavoro e sviluppo non sono possibili senza coesione sociale. Occorre una organica politica di inclusione sociale, di sostegno ad una popolazione sempre più anziana e fragile e ad una infanzia troppo spesso esclusa da istruzione e tutela. Cosi come è importante rivedere e valorizzare ancora più fortemente le tematiche legate all’integrazione, all’accoglienza e al rispetto dei diritti dei popoli migranti. Di fronte a tutto ciò, le risposte in termini di servizi sono sempre più insufficienti in quantità e qualità. Il diritto alla salute non è di fatto garantito e l’esclusione di cittadini, istituzioni e rappresentanze locali dal processo di programmazione, dà luogo a scelte incomprensibili e sbagliate. Per questo Cgil, Cisl e Uil di Napoli chiedono a Regione e Asl e Comune di aprire un vero confronto con lavoratori, pensionati e cittadini su come intendono garantire l’effettivo godimento del diritto alla salute dei cittadini napoletani.
Soprattutto nelle periferie, il diritto all’istruzione e la lotta alla dispersione scolastica, debbono essere – precisano le tre organizzazioni – i cardini di una politica di inclusione che faccia delle scuole il primo presidio di legalità per contrastare i fenomeni legati alla criminalità e di crescita sociale delle nuove generazioni.
L’attivo ha approvato anche un ordine del giorno che, nella settimana dedicata al ricordo della Shoah, ribadisce l’impegno di Cgil, Cisl e Uil a mantenere alti i valori della memoria. “Siamo in campo – hanno ricordato i segretari delle tre confederazioni – come presidio di azione costante per affermare i valori dell’integrazione, della democrazia e di un antifascismo che va ricostruito e riconsiderato nella sua attualità”.