PHOTO
Oggi, 8 anni fa, una terribile esplosione cancellava alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno le vite di 4 lavoratori: Maurizio Manili, Giuseppe Coletti, Tullio Mottini e Wladimir Todhe. La Cgil dell’Umbria vuole ancora una volta esprimere vicinanza ai familiari delle vittime e rabbia per una tragedia che poteva e doveva essere evitata.
Sul lavoro si continua a morire anche oggi, anzi, nella nostra regione nel 2013 le morti sul lavoro sono tornate a crescere sensibilmente (21 contro le 13 del 2012), nonostante la sempre più pesante crisi e la conseguente fortissima contrazione delle ore lavorate.
Per questo la Cgil è impegnata costantemente in una battaglia, prima di tutto culturale, che punta a sradicare dalla nostra società l’idea che “purtroppo queste cose accadono”. Al contrario è possibile arrivare ad avere uno zero nella casella delle morti sul lavoro e questa deve essere una priorità assoluta per le istituzioni e per le imprese. Purtroppo, al contrario, tutti gli ultimi governi hanno remato nella direzione opposta, andando a ridurre ed indebolire le norme e le prescrizioni in materia di sicurezza e non facendo altro che rendere così i lavoratori più indifesi davanti ai pericoli che ogni giorno incombono su di loro.
La Cgil dell’Umbria pone e continuerà a porre la questione della sicurezza sul lavoro al centro della sua iniziativa, perché non ci siano mai più Umbria Olii e perché tutti e tutte possano sempre tornare a casa dal lavoro.