L'Italia deve rispettare il limite del 3% del rapporto deficit/Pil nel bilancio 2013, perché serve per rilanciare la crescita e ridurre il peso del debito pubblico sull'economia reale. Così un portavoce della Commissione europea, rispondendo a chi gli chiedeva della disparità di trattamento fra Francia e Italia, con Parigi che ha presentato un bozza di bilancio 2014 con una previsione del deficit al 4,1%, anziché al 3,9% come concordato con la Commissione. 

L'Italia, ha sottolineato il portavoce della Commissione, "come ha riconosciuto il commissario Rehn ha fatto sforzi molto importanti, ma l'obiettivo è di tornare ad un deficit al 3%. E' importante per la credibilità dell'Italia e per la crescita della sua economia". Il Paese, ha proseguito, "deve continuare le riforme e gli sforzi per migliorare la competitività e per non continuare a far pagare il peso del debito pubblico aumentando le tasse ai cittadini e alle imprese". La Francia e l'Italia "non hanno lo stesso deficit, ma neanche lo stesso debito e lo stesso livello di crescita".