“Non si può modificare la legge regionale sui servizi gestiti dalle Apsp (aziende per i servizi alla persona) del Trentino e dell'Alto Adige unilateralmente senza coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici che sono accanto agli utenti i primi soggetti coinvolti. L'assessora Plotegher non può fare da sola”. Cgil Cisl uil del Trentino non ci stanno ad essere tagliati fuori dal progetto di rivedere la norma della Regione sulle case di riposo, soprattutto dopo aver appreso dalle parole dell'assessora regionale Violetta Plotegher, titolare delle deleghe in materia, che sulla questione il confronto già c'è stato con gli enti di gestione. 

Da qui la richiesta di un incontro urgente con l'assessora. “Ribadiamo l'assoluta necessità - sottolineano le tre confederazioni – che i progetti dell'assessora Plotegher in merito alla riforma della legge di settore, oltre ad essere coordinati con la Provincia che si accolla tutti i costi del servizio, vengano condivisi anche con chi rappresenta coloro che prestano il proprio lavoro a favore degli utenti delle case di riposo”.

Una prassi, peraltro, già condivisa con l'assessore provinciale alla Salute, Luca Zeni, con cui è in atto un confronto sul progetto di riorganizzazione delle case di riposo. Sul punto e sulla più che ventilata ipotesi che l'assessorato regionale voglia bloccare la riorganizzazione delle Apsp, Cgil Cisl e Uil del Trentino insistono ancora una volta sulla necessità di riformare il settore nella direzione di una maggiore efficienza e qualità. “Nessun progetto di riorganizzazione o accorpamento ci vedrà favorevoli se non verrà garantita la qualità per gli utenti e le loro famiglie e non verranno tutelate lavoratori e lavoratrici. Ma riteniamo assurdo bloccare a priori un progetto ancora in fieri che può portare a risparmi ed maggiore qualità del servizio”.

Cgil Cisl Uil del Trentino restano fermi sulla posizione che una riorganizzazione della governance vada attuata, mantenendo e valorizzando il rapporto tra i presidi delle case di riposo e le comunità locali. Tutti aspetti che potrebbero trovare spazio nella riforma, se venisse attuato un serio e costruttivo confronto anche con la Regione.