“La sicurezza e la prevenzione nel settore delle costruzioni sono ancora una drammatica emergenza”. Così Cgil, Fillea e Flc di Caserta e della Campania commentano l’ennesimo infortunio mortale in edilizia, avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 29 ottobre ad Aversa. La vittima è un operaio di 41 anni, Luciano Palestra, residente a Cercola (Napoli) e dipendente della società Edil Asfalti. L’uomo è stato travolto dal crollo di un solaio, mentre stava effettuando lavori di impermeabilizzazione del soffitto della Scuola di Ingegneria della Seconda Università, che ha sede nel complesso storico dell’Annunziata di Aversa (in cui sono da anni in corso lavori di ristrutturazione). Palestra stava lavorando ad alcuni metri di altezza quando è avvenuto il cedimento del solaio che lo ha travolto, facendolo precipitare a terra e ricoprendolo di detriti.

Dalle prime verifiche disponibili, spiegano Cgil, Fillea e Flc, si riscontra “che il lavoratore non era iscritto alla Cassa edile di Caserta e che l’ultimo periodo regolare è stato svolto presso la Cassa edile di Venezia”. Va fatta quindi chiarezza “sulla regolarità del suo rapporto di lavoro, e gravi sarebbero le responsabilità della stazione appaltante in caso di anomalie sulle norme contrattuali”. Riguardo la dinamica dell’incidente, i sindacati sottolineano che i “lavori di ristrutturazione del sito sono stati fermi per lungo tempo, forse a causa di un contenzioso delle società con la stazione appaltante. Sono poi ripresi per far fronte a evidenti e urgenti interventi per le forti infiltrazioni di acqua che rischiavano di provocare danni strutturali alla sede”. In virtù di questo, Cgil, Fillea e Flc di Caserta e Campania ritengono urgente che “vengano attivate tutte le procedure per la messa in sicurezza dell’intero complesso universitario”.

L’incidente mortale riporta di nuovo l’attenzione sulla mancanza di sicurezza nelle costruzioni. “Il settore dell’edilizia, falcidiato dalla crisi, è sottoposto sempre di più al venir meno, sciaguratamente, dell’applicazione delle norme sulla sicurezza che sovraintendono il lavoro degli edili e di tutti gli operatori collegati alla struttura” continuano Cgil, Fillea e Flc. “Gravi sono le responsabilità delle imprese, delle istituzioni e degli organi di controllo” concludono i sindacati: “Ancora più preoccupante è la situazione si pensa che tutto ciò è avvenuto in un cantiere a committenza pubblica come l’Università, dove maggiori dovevano essere i controlli e attivate tutte le procedure per la sicurezza di chi lavorava nel cantiere e di tutti gli operatori della scuola, dagli studenti ai dipendenti della struttura”.