Primo e importante risultato ottenuto a Torino dalle iniziative unitarie di Cgil, Cisl e Uil nei confronti del Comune. È stato infatti sottoscritto l'accordo per il ripristino delle agevolazioni Tari che erano state cancellate dalla giunta pentastellata nella stesura del bilancio preventivo. Nelle linee generali, l'intesa stabilisce che il ripristino delle risorse a bilancio (3,2 milioni) avviene a seguito delle richieste sindacali e conferma le agevolazioni alle famiglie a basso reddito sul pagamento sulla tassa 2017 per la raccolta dei rifiuti, definendo percentuali e scaglioni di reddito su cui applicarle.

“Nel dettaglio – aggiungono i sindacati – si è ottenuto un ulteriore impegno a reperire risorse per ripristinare quanto impegnato nel bilancio 2016, al netto delle morosità, portando così lo stanziamento complessivo a 3,8 milioni. Restano invariate le fasce d'esenzione Isee. Pur prevedendo una rimodulazione verso il basso delle percentuali di riduzione, si è riusciti, nonostante la proposta iniziale del Comune, a contenere tale riduzione al 5% in egual misura su ogni fascia, non penalizzando maggiormente quella la popolazione con redditi medio-bassi".

Garantito anche l'accesso alle agevolazioni per tutti i cittadini aventi diritto confermando l'utilizzo dell'Isee istantaneo. “Le risorse aggiuntive reperite – aggiungono i sindacati – saranno utilizzate per ripristinare le agevolazioni precedenti, con priorità alla fascia più bassa. Si è poi inserito, in prima battuta, un meccanismo di disincentivazione alla morosità, fermo restando un'attenta valutazione di quelle incolpevoli. A partire da settembre, all'interno del tavolo di confronto sulle nuove tariffe 2018 verrà affrontato il tema morosità/evasione non solo delle tariffe domestiche, ma anche di quelle non domestiche, per recuperare le risorse necessarie a incrementare le agevolazioni, rimodulare le fasce (anche a seguito degli effetti del nuovo Isee) e ridurre l'importo delle tariffe”.

Il fenomeno morosità/evasione è pari a circa il 20% per le utenze domestiche, ma tocca quasi il 50% su quelle non domestiche, incidendo negativamente sulla composizione della tariffa a carico di tutta la cittadinanza. “Il tavolo di confronto definito nell'accordo – concludono i sindacati – potrà essere utile (oltre che per affrontare il tema tariffe) anche per valutare la reale volontà della giunta di perseguire in egual misura, sia sulle utenze domestiche sia non domestiche, i fenomeni di morosità/evasione. È il frutto dell'impegno e della mobilitazione delle organizzazioni sindacali, con le quali la giunta non ha potuto sottrarsi al confronto di merito: il risultato raggiunto rappresenta un primo passo per garantire un confronto vero e non pregiudiziale con la giunta del Movimento 5 stelle”.