“Per evitare il rischio spopolamento dei comuni del cratere chiediamo risposte urgenti sia sul piano economico che sociale, con l'integrazione e l'allargamento degli strumenti di sostegno al reddito e con la ricostruzione delle reti di cittadinanza, a partire dalle strutture sanitarie e scolastiche”. Così Gianna Fracassi segretaria confederale Cgil in audizione oggi presso l'VIII Commissione Ambiente della Camera dei deputati, in merito al ‘decreto terremoto’, occasione in cui ha presentato una proposta di emendamenti.

“La ricostruzione deve essere accelerata - prosegue la dirigente sindacale - ma è indispensabile garantire la legalità e la qualità del lavoro”. In merito alla sospensione delle imposte sui redditi, la cosidetta busta paga pesante, Fracassi sottolinea: “devono essere completamente riviste le modalità di accesso e restituzione per evitare ulteriori appesantimenti delle condizioni materiali delle popolazioni colpite” e invita nuovamente l'Inps a ritirare la circolare (n. 767 del 21 febbraio 2017) con la quale si chiede la restituzione dei benefici fiscali in un’unica soluzione.

“Riteniamo indispensabile - aggiunge la segretaria confederale - accanto agli interventi che rispondono a emergenza, messa in sicurezza, e ricostruzione, dotarsi di un 'Progetto di Sviluppo Economico e Sociale' di medio periodo che interessi le aree terremotate delle quattro Regioni”. “La Cgil si fa promotrice quindi di un 'Pses' che - conclude Fracassi - oltre a garantire nell'immediato il mantenimento di persone, relazioni sociali, comunità e attività economiche esistenti, possa definire obiettivi e strumenti di attrazione di nuove realtà economiche e nuovi insediamenti civici”.