Sciopero oggi (martedì 9 gennaio) a Bologna dei lavoratori di Telesanterno e Publivideo 2. A motivare la protesta, spiega una nota della Slc Cgil territoriale e Aser Emilia Romagna, le mancate risposte da parte aziendale "sul pagamento degli stipendi, in arretrato da cinque fino a undici mensilità; l'indisponibilità manifestata a incontrare i sindacati; l'effettiva erogazione, nelle ultime settimane, del contributo ministeriale 2015 per oltre 250 mila; la fantomatica ricerca di nuovi soci mai arrivati". A questo si aggiunge anche "la grave decisione di licenziare per giustificato motivo oggettivo un lavoratore di un settore strategico per la raccolta pubblicitaria". L'assemblea dei lavoratori, che si è tenuta lunedì 8 gennaio, ha quindi approvato l'apertura dello stato di agitazione con blocco dello straordinario, affidando ai sindacati un pacchetto di 80 ore di sciopero.

I lavoratori sollecitano il ripristino di "corrette relazioni sindacali e l'apertura di un tavolo di salvaguardia per responsabilizzare la proprietà, in vista dell'arrivo dei contributi in erogazione per gli anni 2016, 2017 e 2018, attesi per i prossimi mesi". I lavoratori chiedono "alle aziende, oltre al pagamento di tutti gli stipendi arretrati, comprensivi dei rimborsi Irpef, la presentazione di un piano industriale credibile, che dia prospettive di rilancio a una delle più importanti realtà televisive del territorio". Riguardo lo stop odierno, infine, Slc e Aser "diffidano le aziende dall'operare sostituzioni di lavoratori in sciopero con altro personale".