La Cgil Veneto, alla luce dello scandalo Mose recentemente emerso chiede subito un patto per la legalità. “Il vasto sistema di corruzione che si è sviluppato all’ombra del Mose e che vede coinvolti esponenti politici, imprenditori, alte cariche pubbliche a tutti i livelli ed Organi di Vigilanza – scrive in una nota la segretaria generale Elena Di Gregorio - deve indurre le forze sane del Veneto a reagire e stringere un Patto per la Legalità improntato alla moralizzazione della politica e dell’economia e articolato in protocolli specifici sui vari ambiti di intervento, a partire dagli appalti e dal monitoraggio delle opere”.

“In tal senso – si legge - la Cgil del Veneto, che già aveva proposto specifici Patti per la Legalità alla Regione ed alle forze imprenditoriali, evidenzia la necessità di un serio confronto con le istituzioni e le forze sociali che punti al superamento del sistema delle deroghe, dei regimi di eccezionalità delle opere, del facile ricorso a strumenti quali il project financing che sono permeabili a pratiche di corruzione su cui non si può continuare ad agire con interventi ex post”.