E' a rischio la "tenuta della pace sociale" e c'è il pericolo di "incrinare in modo verticale" i rapporti se il governo sposterà la propria attenzione dai lavoratori alle imprese riducendo l'Irap. Parole dure quelle del leader della Uil
Luigi Angeletti che nel suo intervento all'assemblea dei delegati della Lombardia ha spiegato che la pace sociale fino ad oggi è stata garantita dal fatto che il governo ha sostanzialmente accolto le due richieste della Uil cioè di garantire gli ammortizzatori sociali per tutto il tempo necessario e di non avvallare una politica di chiusura delle
imprese.

Secondo Angeletti la priorità in questo momento ridurre le imposte sul lavoro dipendente e sulle pensioni e detassare le tredicesime "per dare una spinta ai consumi e alla produttività perché serve a poco tagliare le tasse alle imprese se poi non ci sono i soldi per comprare". Il leader Uil ha poi rivendicato la coerenza della sua organizzazione sindacale che - ha detto - ha portato avanti per anni la battaglia sulla detassazione indipendentemente dalla coalizione di governo, a differenza della Cgil che nel 2007 con il governo Prodi "ha detto no perché costava troppo mentre adesso di nuovo d'accordo anche se ci sono meno risorse".