"Bombassei è un signor imprenditore, ma sull'articolo 18 non la vedo affatto come lui. Io sono per il dialogo con il sindacato, anche in anni difficili come questi”. Giorgio Squinzi, patron della Mapei, vicepresidente e candidato alla presidenza di Confindustria, risponde ad Alberto Bombassei che nei giorni scorsi aveva invianto per e-mail il suo “decalogo” ai membri di giunta e a quasi 300 organizzazioni confindustriali. E lo fa attaccando con un’intervista a Panorama di cui ieri sono stati anticipati dei brani. “Non ho mai ridotto il personale, né mai chiesto un'ora di cassa integrazione e non ho un precario tra i miei dipendenti. Da presidente della Federchimica ho siglato sei contratti nazionali senza un’ora di sciopero. E nell’ultimo abbiamo ottenuto anche la possibilità di derogare ai trattamenti minimi economici in caso di giustificati motivi”.
Squinzi è polemico con il rivale anche su Confindustria, che “non ha alcun bisogno di una rifondazione”, come aveva detto Bombassei nel suo decalogo. “È perfettibile, è migliorabile, razionalizzabile – spiega Squinzi –. Credo che si possa farlo. Del resto, perfino Luca di Montezemolo ha combinato qualcosa di giusto nella sua presidenza”. Montezemolo, ovviamente, sponsorizza Bombassei.