Il segreto di Obama è il suo tono di voce. Ne è convinto il settimanale tedesco der Spiegel, secondo il quale Barack Obama "non è stato eletto 44mo presidente degli Stati Uniti per il suo programma. Hillary Clinton era più precisa, John Edwards più aggressivo, McCain più esperto. Ma nessuno di loro possedeva il Tono di Obama. (…) La sua tonica è riconciliatrice, la sua armonica euforica, il timbro ben temperato. (…) Il tono di Obama unisce le persone, non le esclude. È un tono da romanticismo politico. Non risolve i problemi, ma allevia il dolore". Per lo Spiegel Obama non avrebbe avuto successo nell'America "autorealizzata e vincente degli anni novanta, che avrebbe giudicato il suo tono troppo debole, mentre la vittoria sull'Unione Sovietica doveva essere festeggiata e l'America voleva gridare ad alta voce". Per lo Spiegel neppure nel 2004 Obama avrebbe avuto possibilità di vincere, perché "L'America era già in guerra, ma ancora con la speranza di vincerla. E l'economia era in ottima salute". Ma nel 2008 l'economia è in crisi e in questa crisi "Obama ha lanciato il suo messaggio, che parla di speranza e cambiamento. La sua offerta a una società sempre più insicura è di conciliazione, non di scontro. (…) Mentre gli altri dicono "Io farò", lui dice: "Noi faremo".