E' bagarre sulla spending review. Comuni, province, associazioni e sindacato sono sul piede di guerra, mentre il ventilato taglio delle tredicesime diventa un giallo, e il possibile collasso della scuola e della sanità continuano a far discutere.

Ridurre i tagli della spending review alle Province per consentire la riapertura di tutte le scuole a settembre e definire finalmente un Piano straordinario per l'edilizia scolastica, per assicurare a tutti gli studenti italiani scuole moderne e sicure. Sono queste le richieste che il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, ha posto con un dossier al ministro dell'istruzione Francesco Profumo, nell'incontro convocato al ministero subito dopo l'allarme lanciato dall'associazione delle Province sulla impossibilità di riaprire le scuole al nuovo inizio dell'anno.

"Dal 2005 ad oggi, nonostante tutti i proclami, i programmi approvati, le leggi finanziate, lo Stato non ha liquidato alle Province nemmeno un euro per la messa in sicurezza delle scuole. Nello stesso periodo - dice l'Upi - le Province hanno, ogni anno, riservato almeno 1,5 miliardi dei loro bilanci per le scuole superiori. Il Governo e il Parlamento, che stanno in queste ore discutendo l'approvazione della spending review, ascoltino il nostro allarme e intervengono a rendere i tagli sostenibili".

"A partire dal mese di agosto alcuni Comuni, come Lecce, rischiano di non riuscire a pagare gli stipendi dei propri dipendenti". E' il grido di allarme lanciato dal sindaco di Pavia e vicepresidente dell'Anci Alessandro Cattaneo, al termine della seduta odierna della Conferenza Unificata che si é svolta a Roma questo pomeriggio. "A questo punto - ha aggiunto -  possiamo solo sperare che si trovi un rimedio la prossima settimana durante la  riunione della Conferenza Stato-Citta' ma siamo veramente in una situazione molto critica".

Si muove anche il sindacato. Una “grande” manifestazione nazionale della Flc Cgil il 20 ottobre è stata annunciata dal segretario generale Mimmo Pantaleo, secondo il quale la spending review “deve essere radicalmente modificata”.Pantaleo stigmatizza il fatto che il ministro Patroni Griffi,dopo aver convocato stamani i sindacati del pubblico impiego e della conoscenza per un confronto sulle conseguenze della spending review, non si sia presentato e lancia una serie di mobilitazioni che a partire dai presidi e dai sit in delle scorse settimane si snoderà per tutto settembre: “è di tutta evidenza che non accetteremo passivamente che si continui a far cassa sulla conoscenza. Non è tollerabile che s'intende far pagare la crisi unicamente ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati e alle parti più deboli del Paese per salvaguardare banche e rendite finanziarie”. Per tutto ciò la Flc ritiene “importante la proclamazione dello sciopero generale in autunno”.

"E' molto grave che i pesantissimi tagli della spending review mettano a rischio la firma del Patto per la Salute 2013-2015. E' altrettanto grave che si pensi di risolvere la questione solo a livello politico, senza la presenza dei professionisti che quotidianamente lavorano con impegno e dedizione nella sanità pubblica". Così in una nota, invece, il presidente dell'Acoi, Associazione chirurghi ospedalieri italiani, Luigi Presenti.
Intanto, trovare una farmacia aperta, domani, sarà un'impresa. L'adesione allo sciopero indetto da Federfarma contro i tagli della spending review si annuncia infatti "altissima". A riferirlo all'Adnkronos Salute è Annarosa Racca, presidente dell'associazione dei titolari di farmacia. Tante le iniziative in programma in tutto il Paese. "Ogni provincia - dichiara Racca - sta organizzando autonomamente l'evento. A Milano ci ritroveremo a piazza della Scala, a Roma l'appuntamento è invece per le 15 a piazza SS. Apostoli". A tenere aperta la serranda saranno le farmacie comunali e quelle private di turno.

Poi c'è il giallo del taglio delle tredicesime. Il governo non ha mai ipotizzato il blocco delle tredicesime di statali e pensionati. Fonti di Palazzo Chigi citate dall'agenzia Tmnews smentiscono la notizia diffusa ieri (24 luglio) dalla Confesercenti, invitando a "non alimentare l'allarmismo sociale". "Prendiamo positivamente atto della smentita di Palazzo Chigi in merito al blocco delle tredicesime. Il governo però è bene che sappia che l'allarmismo sociale viene solo ed esclusivamente dalle scelte che ha operato fino ad oggi, che sono state tutte a carico dei soliti noti e mai rivolte verso le grandi rendite, i privilegi e gli sprechi". Così il Segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone ha commentato la nota.