"La legislazione che si è sviluppata negli ultimi decenni in tema di mercato del lavoro, tutta incentrata sul criterio della flessibilità quale modello per affrontare la crescita dell’occupazione, ha di fatto introdotto forme di precarietà 'legali' che hanno sottratto intere generazioni dalla sfera delle tutele sindacali e costituzionali. Incredibilmente, il dibattito che, invece, si sta sviluppando nel Paese, attribuisce al sindacato la responsabilità della crescita del precariato perché occupato a tutelare i lavoratori già protetti. Non solo: secondo il pensiero dominante, i diritti dei lavoratori “garantiti” (a partire dall’art. 18, ma non solo) sarebbero la causa dei livelli di disoccupazione. La realtà è totalmente diversa. All’accusa “dove eravate” vogliamo rispondere con i fatti". Con questa premessa, la Slc Cgil lancia l'iniziativa "Precari e Lavoratori autonomi incontrano la Stampa", un’occasione per "non limitarsi a parlare dei precari ma per parlare con i precari". 

L'iniziativa è in programma martedì 21 ottobre 2014, con inizio alle ore 11.30, a Roma, presso la Cgil nazionale in Corso d’Italia, 25. Introdurrà i lavori Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil e interverranno lavoratori precari dei settori Tlc, servizi postali, editoria, spettacolo, emittenza, illustrando le loro condizioni e rispondendo alle domande dei giornalisti. Concluderà i lavori Serena Sorrentino, segretaria confederale Cgil.

La Slc Cgil ricorda i risultati ottenuti dal sindacato per questi lavoratori precari: "L’accordo che disciplina la retribuzione e i diritti minimi per i lavoratori a progetto dei Call Center; l’estensione del fondo sanitario ai lavoratori precari del settore Grafico Editoriale; la ricerca e la pubblicizzazione dei dati sul precariato dell’editoria e quella che presenteremo a giorni sull’emittenza; stabilizzazione e gestione dei processi di internalizzazione nell’area dei servizi postali; tutele contrattuali per i lavoratori “intermittenti” della produzione culturale".

"Cgil e Slc invitano la stampa a confrontarsi direttamente con i precari della categoria, con le loro difficoltà, con le loro paure, con la difficile condizione che vivono - conclude la nota di lancio dell'iniziativa - Lavoratori giovani e meno giovani che con dignità continuano a svegliarsi tutte le mattine per fare il loro lavoro".