L’audizione del 25 luglio dei rappresentanti di Upi e Anci, da parte delle Commissioni riunite VII Cultura e XI Lavoro, sul disegno di legge di modifica dell’attuale decreto legislativo sulla sicurezza, ha messo drammaticamente in evidenza quanto succede nelle scuole: mancanza di risorse e incerta attribuzione delle competenze.

Secondo il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, “è grave che Upi e Anci si dicano contrari alle modifiche dell’attuale testo unico sulla sicurezza, necessarie a fare chiarezza circa l’attribuzione di competenze e responsabilità tra dirigenti scolastici ed enti locali, mentre ci sarebbe solo un problema legato all’insufficienza di risorse messe a disposizione da comuni e province”.

Invece, lo stato dell’edilizia scolastica è estremamente problematico e le responsabilità in capo ai dirigenti scolastici per le inadempienze degli enti locali sono diventate intollerabili. E ancora il dirigente sindacale continua: “Le future generazioni hanno diritto a formarsi in scuole belle e sicure, in cui gli ambienti di apprendimento siano adeguati alle innovazioni della didattica”. Perciò, la revisione del Testo unico rappresenta una formidabile occasione per creare le necessarie condizioni di serenità per scuole e famiglie, secondo il principio di leale collaborazione tra istituzioni pubbliche.

"La dirigenza scolastica va sgravata una volta per tutte e con molta chiarezza dalle responsabilità che le vengono impropriamente attribuite: i dirigenti scolastici datori di lavoro per gli aspetti organizzativi e gli enti locali per gli aspetti strutturali. Una definizione certa delle competenze e un piano investimenti pluriennali sono la via maestra per superare quella che è una vera e propria emergenza nazionale: la sicurezza e la bellezza delle nostre scuole per una didattica nuova", conclude il sindacalista.