Fai, Flai e Uila esprimono "soddisfazione per le rassicurazioni fornite questa mattina dal viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, e dal dirigente superiore del Corpo forestale, Nazario Palmieri sul futuro degli operai degli Utb e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali nel passaggio del Cfs all'Arma dei Carabinieri". Nel corso di un incontro che si è tenuto in concomitanza con il presidio dei lavoratori convocato dai sindacati a Roma, di fronte al Mipaaf, Olivero, confermando il ruolo strategico svolto a livello nazionale dagli operai stessi negli uffici territoriali della biodiversità, ha assicurato che il passaggio nei Carabinieri non comporterà modifiche delle condizioni contrattuali esistenti per il personale operaio, e ha confermato che il Mipaaf continuerà a svolgere il suo ruolo d'indirizzo in forza delle proprie prerogative funzionali. 

"Si è poi condivisa una riflessione, peraltro già avviata con l’Arma, circa la necessità di svolgere un monitoraggio sull'organico degli operai in tutta Italia, la cui presenza è diventata insufficiente rispetto al fabbisogno dei vari uffici, a causa del fisiologico turn over. Inoltre, è stato ribadito che qualunque eventuale tipo di riorganizzazione degli uffici, che interesserà gli operai, vedrà il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Il presidio di stamattina è stato utile per sbloccare l’impasse che si era creata e riprendere l’importantissimo confronto a livello istituzionale. L’incontro si è concluso con la conferma da parte del viceministro che il confronto con il sindacato sarà costante durante tutta la fase di assorbimento e anche dopo. Perciò, continueremo nella lotta per la tutela dei lavoratori e per il mantenimento della specificità delle funzioni degli uffici territoriali per la biodiversità, confidando che il governo mantenga gli impegni presi", concludono le tre sigle.