“All’aeroporto di Fiumicino s’impone il tema della sicurezza sul lavoro. L'incidente avvenuto sabato notte a un operaio dell’handling denuncia condizioni di lavoro non più tollerabili, con ritmi sempre più serrati, mezzi vecchi e mal tenuti. Una concorrenza che non conosce eguali in nessun altro hub europeo, che obbliga tutti a una corsa al ribasso dei costi mettendo a rischio sicurezza e qualità”. A dirlo è Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, commentando l’incidente sul lavoro avvenuto sabato 21 gennaio all’aeroporto di Roma Fiumicino, che ha visto un operaio di 32 anni cadere da una piattaforma alta più di quattro metri.

“Nonostante le nostre denunce e un convegno tenuto appena un anno fa su questi temi, nulla è cambiato, anzi” continua Di Berardino: “L’aeroporto di Fiumicino non può essere abbandonato a se stesso, alla sua incuria e al suo deterioramento. Alzare le mani in segno di mancanza di responsabilità è un trucco che non regge più, né regge questo continuo gioco in cui ognuno indica l'altro come colpevole: il gestore accusa l’ente, l’ente le società, le società il sistema, tutti insieme le istituzioni. Vorremmo vedere un maggior impegno e un maggiore senso di responsabilità da parte di Enac, del governo, degli enti locali”.

E così conclude: “Anche per queste ragioni, oltre che per la salvaguardia dei posti di lavoro, i sindacati di categoria hanno dichiarato lo sciopero del 27 gennaio prossimo. La Regione Lazio svolga il suo compito, anche in tema di sicurezza sul lavoro, agendo sul piano della prevenzione e del controllo e definendo al più presto la legge su appalti, servizi e forniture, inserendovi la questione della clausola sociale e dei diritti dei lavoratori”.