Cgil e Slc siciliane dicono no al piano di Poste italiane che ha annunciato la chiusura, a partire dal prossimo marzo, di 25 uffici postali e iniziative di razionalizzazione per altri 11, nei vari comuni dell’isola. E chiedono all’Anci un incontro finalizzato alla creazione di un “fronte comune che porti il gruppo a rivedere il piano", sostengono Mimma Argurio (Cgil) e Marcello Cardella (Slc).

"Se questa tendenza dovesse affermarsi – denunciano ancora i due dirigenti sindacali –, potrebbero esserci nel tempo problemi occupazionali. Ma quello che sicuramente ci sarà da subito, sono grandi disagi per i cittadini. Per questo, quel piano deve essere modificato”.