Lo sgombero del Centro sociale Buridda a Genova e le sue modalità non sono piaciute alla Cgil. “Lo sgombero del Laboratorio Sociale Occupato Autogestito Buridda, centro sociale genovese che da oltre 10 anni opera sul territorio, con finalità di promozione culturale e sociale per i giovani e per la cittadinanza tutta, colpisce pesantemente la città e soprattutto quella parte di comunità che rappresenta una risorsa, ossia i giovani” si legge in una nota della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova.
“Al di là delle considerazioni di carattere sociale, politico e culturale, - si legge - la chiusura del Buridda, avvenuta in quel modo, alle prime luci dell'alba come se si trattasse di un pericoloso covo di delinquenti, rappresenta una brutta pagina per la nostra città che purtroppo si associa ad un altrettanto grave episodio che ha subito il circolo PD del Centro Storico. Sono atti che nulla hanno a che vedere con il dialogo, la civile convivenza e la democrazia.
“Invitiamo il Comune a riprendere con urgenza il già avviato confronto con i rappresentanti del mondo giovanile, così da individuare una sede adeguata al Buridda che riconosca il valore e garantisca continuità alle attività del Centro. La disponibilità al confronto è la migliore garanzia per il mantenimento di un clima sereno e costruttivo, dove atteggiamenti violenti non trovano spazio”, conclude il comunicato.
Sgombero centro sociale Genova: Cgil, serve dialogo
5 giugno 2014 • 00:00