"Con Matteo Galasso scompare un protagonista di tante battaglie per l’occupazione e i diritti, in grado di coniugare la rappresentanza del mondo del lavoro e lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori". Così i segretari generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Camera del Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno, nel ricordare la figura del dirigente sindacale morto ieri a Lucera.

Dalla Camera del Lavoro di San Nicandro Garganico a inizio anni ‘80 alle lotte con i cavamonti di Apricena alla guida della Fillea, dalle politiche formative che seguirà a metà del decennio nella sua esperienza nella segreteria generale pugliese fino alla guida della Cgil di Capitanata dal 1990, in un periodo di grave crisi industriale e conseguenti tensioni sociali – un caso su tutti quello dell’Enichem di Manfredonia -, l’azione politica e sindacale di Matteo Galasso ha saputo interpretare al meglio quel sindacato di programma che ha dato il suo contributo fondamentale nella stagione della programmazione negoziata, per affrontare la recessione che viveva il paese e dare nuove occasioni di sviluppo alla provincia di Foggia.

Ha proseguito la sua azione di impegno in politica con l’elezione nel 1995 nel consiglio regionale pugliese per il Partito dei Democratici di Sinistra. "Di Galasso non possiamo non ricordare anche la sua grande attenzione al dialogo con i giovani, la sua passione per l’arte – continua la nota –. A nome di tutti gli iscritti della Cgil Puglia e di Foggia esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci stringiamo ai suoi familiari".