MILANO - Più di duemila lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane della Lombardia hanno partecipato questa mattina al presidio davanti alla Borsa in Piazza Affari in occasione dello sciopero nazionale al quale ha aderito più del 70% del personale operante negli uffici postali e nei centri di recapito regionali. 

“Da oggi – ha affermato Il segretario generale della sigla di categoria Massimo Cestaro nel suo intervento – le nostre ragioni sono ancora più forti. In primo luogo la nostra contrarietà alla privatizzazione dell’azienda più grande del paese con i suoi 140 mila dipendenti, un'azienda che produce utili consistenti a vantaggio della comunità e che dovrebbe diventare sempre di più una infrastruttura strategica a beneficio di tutto il paese”.

"Deve essere profondamente rivista – ha aggiunto – la riorganizzazione del recapito su giorni alterni e della logistica e devono essere date risposte concrete al disagio diffuso che vivono quotidianamente, per la carenza cronica di personale, le lavoratrici e i lavoratori degli uffici postali”.