Dopo aver appreso dell’infortunio mortale, l’ennesimo, accaduto oggi in un’azienda di Mornico al Serio, le organizzazioni confederali Cgil, Cisl e Uil di Bergamo, unitamente ai sindacati di categoria Femca e Filctem, esprimono innanzitutto le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita.
 
Nella tarda mattinata di oggi si è verificato alla Ravago Italia di Mornico al Serio (polimeri e materie plastiche) un infortunio che ha portato alla morte di Simone Bergamaschi, 34 anni, magazziniere dell’azienda. Il lavoratore è morto per arresto cardiaco a seguito del trauma per lo schiacciamento da sacchi di granuli di plastica. L’ipotesi avanzata - ma che ancora deve trovare conferme - è che il lavoratore, mentre si accingeva a riparare la perdita di un sacco di granuli di polimeri depositato in alto, sia stato investito e schiacciato da altri sacchi caduti da sopra. Questo è il nono infortunio mortale da inizio anno nella provincia di Bergamo (tenendo conto anche dei casi che hanno coinvolto residenti sul nostro territorio ma al lavoro fuori provincia), gli ultimi due, lo ricordiamo, a seguito della medesima causa, a luglio alla Magnetti Building di Carvico e ancora prima a maggio alla RBC di Presezzo.
 
“Siamo di fronte, ancora una volta, al mancato rispetto di norme di sicurezza o proprio alla mancanza di una cultura generale della sicurezza che, anche in caso di eventi accidentali, garantirebbe l’incolumità dei lavoratori” hanno commentato i sindacalisti. “Viene confermato così l’aumento drammatico degli infortuni (mortali e non) registrati nel 2017: Bergamo, purtroppo, si attesta quest’anno fra le provincie lombarde con il maggior numero di denunce (6.372 nei primi cinque mesi dell’anno, oltre a quelli mortali)”. I sindacati presenti in azienda ribadiscono per l’ennesima volta “l’estrema necessità di investire instancabilmente in ogni luogo di lavoro sulla prevenzione, la cultura della sicurezza e la formazione. Serve un massiccio intervento di informazione e formazione, e una ancor più incisiva azione preventiva da parte degli organi competenti con un’intensificazione delle ispezioni. Non lasceremo nulla di intentato fino a quando la cultura della sicurezza non sarà patrimonio di tutti. Intendiamo rilanciare l’azione sindacale su questo tema, sia sul versante contrattuale che del rispetto delle normative di legge, già a partire dalla seconda Giornata della sicurezza territoriale in programma il 29 settembre”.
 
La prossima settimana, i sindacati di categoria terranno un’assemblea dei lavoratori e chiederanno un incontro con l’azienda per capire nei dettagli cosa sia accaduto.