Bloccata per quasi un’ora l'autostrada Napoli-Salerno. È esplosa oggi (mercoledì 18 settembre) la protesta dei lavoratori Whirlpool, dopo che l’azienda ha comunicato, nell'incontro di martedì 17, la cessione dello stabilimento napoletano all'azienda svizzera Passive refrigeration solutions (Prs), attiva nel campo della produzione e vendita di container refrigerati. I lavoratori, alla conclusione di un’assemblea, hanno prima sfilato in corteo e interrotto il traffico sulla A3, sistemandosi al centro dell’arteria e tenendo un sit-in, per poi fare ritorno nell’impianto di via Argine, dove hanno dato vita a una nuova manifestazione fuori i cancelli della fabbrica. Atteso per giovedì 19, nel corso del coordinamento sindacale degli stabilimenti Whirlpool in Italia, l’annuncio dello sciopero generale dei lavoratori del gruppo.

“Chiediamo alle istituzioni di fare la propria parte per intero”, spiega il segretario generale della Cgil Napoli Walter Schiavella: “Se è vero che il Mezzogiorno e il lavoro sono al centro delle attenzioni del governo, il presidente del Consiglio Conte e tutti i ministri interessati rispetto ai temi del lavoro, dell'industria e del Mezzogiorno, devono battere un colpo per dare un segnale chiaro a quest’azienda e alle altre multinazionali. Non è possibile usare il Sud come una colonia”. Per l'esponente sindacale l'assemblea di oggi “ha dato un segnale di ulteriore unità. E da questa unità partiamo, perché siamo nella fase decisiva di una vertenza rispetto alla quale il sindacato, insieme ai lavoratori, non intende arretrare di un millimetro, giudicando assolutamente irricevibile nel metodo e merito la proposta che è stata consegnata al tavolo”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “La Whirlpool non sta rispettando gli accordi”, ha detto alle agenzie di stampa al termine dell'incontro con il governo sulla manovra presso la sede romana di Palazzo Chigi: “Abbiamo sottolineato all'esecutivo la necessità di un coordinamento, di una task force che affronti tutti i tavoli di crisi aperti per una gestione delle crisi, ma anche per una scelta di politica industriale”. Presente alla manifestazione anche il segretario generale della Fiom Cgil di Napoli Rosario Rappa: “La tensione è molto alta, noi proviamo a governarla e a convincere i lavoratori, ma il clima è incandescente”.