Piazze piene in tutta Italia di lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici, scioperi nei luoghi di lavoro con adesioni altissime. Con questo bilancio positivo si chiude la mobilitazione territoriale promossa da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: un impegno lungo circa due mesi per rivendicare il diritto ad un rinnovo dei contratti che tarda ormai da quasi sette anni. Una mobilitazione che ha attraversato l'intero paese, con scioperi e manifestazioni a carattere regionale, accompagnata da centinaia di assemblee, dal coinvolgimento della cittadinanza e dal confronto con le istituzioni locali. Un fitto calendario a sostegno di un diritto, sancito dalla Corte costituzionale a luglio dello scorso anno, e da una proposta innovativa per rilanciare i servizi pubblici.

#ContrattoSubito e #XTUTTI sono state le parole d'ordine di queste giornate di mobilitazione appena concluse. Ne ha parlato oggi a 'Lavoro Pubblico', ai microfoni di RadioArticolo1, il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, tracciando così un bilancio di queste settimane di grande impegno. "Il risultato degli scioperi  - ha affermato la dirigente sindacale - è stato ottimo in tutte le regioni, sia per quanto riguarda i dati delle adesioni sia per la grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle manifestazioni, i quali hanno mostrato grande voglia di esserci per far sentire la propria voce".

Una mobilitazione capillare, partita dal basso e che ha attraversato i territori, i luoghi di lavoro e incrociato il sostegno dei cittadini, consapevoli del bisogno di una pubblica amministrazione capace di offrire servizi sempre migliori e che il solo strumento per garantirla è il contratto. Il tutto insieme al supporto di diversi amministratori locali, tra sindaci e presidenti di regione. Eppure il governo appare sordo. O meglio, in queste ore, attraverso la bocca della ministra Marianna Madia, è giunta una proposta apparsa, in realtà, una provocazione, ovvero un rinnovo di contratti che interesserà solo alcuni e non tutti, quelli - a dire della Madia - che hanno sofferto maggiormente la crisi. "Lo Stato si sta dimostrando un pessimo datore di lavoro”, ha affermato Dettori, ribadendo così la disponibilità al confronto sui rinnovi ma con un punto fermo: a dispetto di quelle che sembrano essere le intenzioni della ministra Madia, il rinnovo deve riguardare tutti i lavoratori, nessuno escluso.

Sette anni di attesa, i sette anni della crisi, hanno inciso trasversalmente sull'intero mondo del lavoro pubblico, senza distinzioni. La crisi ha colpito tutti e tutti meritano una risposta, il riconoscimento di un diritto: il rinnovo del contratto, subito e per tutti. Ecco perché l'atteggiamento del governo non può che portare ad un inasprimento della mobilitazione. Archiviata questa fase, si riparte. La prossima settimana, ha fatto sapere la numero uno della Funzione Pubblica Cgil, i sindacati si riuniranno unitariamente per fare il punto della situazione e dare continuità, e ancora più forza, alla mobilitazione il rinnovo del contratto, subito e per tutti.