Oggi è stata la giornata dei consulenti dell'accusa al processo per la morte dei 4 operai e del titolare della Truck Center di Molfetta, deceduti il 3 marzo 2008 all'interno di una cisterna che stavano ripulendo. Secondo gli esperti del Pm, è chiara la causa della morte dei lavoratori: intossicazione acuta da acido solfidrico.

Il processo che si celebra al Tribunale di Trani è contro sette imputati (quattro persone fisiche e tre società) che devono rispondere all'accusa di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro.

L'accusa esclude dunque l'ipotesi di inadeguate cure mediche avanzata dai legali dei genitori di Michele Tasca, l'operaio di 19 anni che morì in ospedale all'indomani dell'incidente. Escluso anche che siano stati i traumi della caduta a uccidere il primo operaio che precipitò nella cisterna. Le lesioni riscontrate sul corpo sono state definite ininfluenti ai fini del decesso.

Ascoltati anche tre vigili del fuoco e due carabinieri dei Sis, dalle cui deposizioni è emerso che l'unico documento trovato in azienda sui rischi chimici legati al contenuto di quella cisterna è un documento di accompagnamento per il conducente e una targa sul lato destro della cisterna che indicava il tipo di sostanza trasportata, lo zolfo, e la sua pericolosità. E' anche emerso che le uniche misure di sicurezza presenti nell'area del lavaggio della Truck Center erano mascherine antipolvere, e che non c'era invece alcun autorespiratore e alcuna cartellonistica.