Riprende oggi (martedì 5 dicembre) l'azione di lotta del personale di Poste Italiane dell'Emilia Romagna, con lo sciopero di ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva (compresa la flessibilità operativa del personale addetto al recapito e il conto ore del personale addetto allo sportello), che proseguirà fino al al 4 gennaio 2018. "Le già critiche condizioni lavorative dei dipendenti - spiega una nota della Slc Cgil regionale - si stanno aggravando, con le uscite del personale per pensionamento ed esodo, che portano a richieste continue di lavoro supplementare e straordinario, che non permettono di erogare un servizio di qualità che rispetti i tempi d'erogazione e di consegna previsti".

L'Emilia Romagna è l’unica regione che "ha già completato l’implementazione della consegna della posta a giorni alterni: riscontriamo una qualità del servizio di consegna scadente per la carenza di personale e a seguito dei tagli eccessivi". Per la Slc è necessario "far partire i trasferimenti con le graduatorie di mobilità volontaria regionale/nazionale, la trasformazione dei part time a full time, la mobilità professionale job posting dal recapito e Cmp verso gli uffici postali, il riequilibrio e la verifica reale dei carichi di lavoro che comporta la consegna della corrispondenza a giorni alterni con le dovute correzioni necessarie". Nella regione, conclude il sindacato, prestano servizio "centinaia di lavoratori con contratto a tempo determinato, applicati al recapito e allo smistamento di posta e pacchi, ai quali, insieme agli ex precari che hanno lavorato in precedenza per Poste, servono risposte in termini di stabilizzazione occupazionale".