La Cgil e l'Slc di Caserta, alla luce degli ultimi avvenimenti sopraggiunti in Poste italiane, manifestano "forti preoccupazioni sulle conseguenze che incideranno negativamente sia sui servizi al cittadino sia su quelli alle comunità locali, a partire dalla chiusura totale o razionalizzata già effettuata nelle sedi di Sala, Tuoro di Caserta, Cava di Conca, Marzanello, ma soprattutto sui livelli occupazionali già fortemente penalizzati nella nostra provincia".

"Tali apprensioni scaturiscono da una logica di Poste Italiane puramente indirizzata verso una totale privatizzazione che tende a salvaguardare solo i propri interessi di mercato, attraverso la vendita di un ulteriore 30% di quote azionarie, che la vedranno proiettata verso mercati sempre più liberi e rischiosi. Ciò che ci preoccupa maggiormente è l'inarrestabile ottusa operazione di trasformazione che, nonostante i gravi segnali di sofferenza interni ed esterni, Poste Italiane, continua il suo cammino, mirando sempre più a un contenimento dei costi del personale, e quindi a una sua contrazione, a scapito della qualità del servizio, che dovrebbe rappresentare un volano dell’azienda verso il futuro", sostengono Camilla Bernabei e Paolo Amoruso, rispettivamente segretaria generale Cgil e responsabile Slc di Caserta.

"Ulteriore elemento, che ci preoccupa ancora di più, è il rischio di una riduzione drastica della fiducia che il cittadino ha nel risparmio postale, visto da sempre come la 'cassaforte' del piccolo risparmiatore, valore aggiunto che sino ad oggi ha contraddistinto la trasparenza di Poste, che, tramite il lavoro dei dipendenti, ha saputo trasmettere ai cittadini. Tale apprensione è ancor più accentuata, da quando la spinta commerciale dei dirigenti del gruppo è tesa a consolidare e spingere i risparmiatori sempre più verso prodotti ad alto rischio, disorientando l'utente, abituato a un risparmio consono alla propria capacità finanziaria", continuano i due dirigenti sindacali.

"Il 20 giugno scorso si è tenuto un sit-in, insieme a tantissimi giovani lavoratori part time di Poste, che hanno manifestato la loro rabbia presso la sede della direzione regionale di Napoli e, a seguito di un mancato riscontro delle richieste avanzate nel precedente conflitto di lavoro, hanno dichiarato lo sciopero delle prestazioni aggiuntive e straordinarie, sia in mercati privati che in Pcl", concludono i sindacalisti Cgil.     

 

Il Segretario Generale CGIL                      Il Segretario Generale SLC CGIL

  Camilla Bernabei                                             Paolo Amoruso

 

Caserta, 24 giugno 2016