Il crollo del ponte Morandi non è, e non potrà mai essere, una tragica fatalità, quindi le responsabilità su quanto accaduto il 14 agosto scorso vanno accertate. Ne sono certe la Cgil Genova e Liguria, che chiedono un percorso rapido “per rispetto delle vittime e dei loro familiari, ma anche per rispetto di una città e di una regione che dopo essersi risvegliate da un incubo, nei prossimi mesi e anni, dovranno fare i conti con i disagi di una mobilità in tilt”. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio tutto il tessuto produttivo e le aspettative di ripresa.

“Di fronte alla morte e ai problemi che si stanno via via delinando non c’è risarcimento possibile, e crediamo sia corretto, come sostiene il governo, ragionare sul sistema delle concessioni”, affermano i segretari generali del sindacato regionale e cittadino Ivano Bosco e Federico Vesigna.

Nel frattempo, però, ciò che preme sottolineare “è che Genova e la Liguria non hanno tempo da perdere. Non sta a noi individuare la soluzione, ma siamo certi che le demolizioni e la ricostruzione del ponte Morandi debbano partire subito per garantire in tempi certi una viabilità minimamente sostenibile per vivere e lavorare”. “È giusto, pe ril sindacato, ragionare sulla opportunità di rinazionalizzare i servizi in concessione, ma qualunque soluzione deve essere subordinata a garantire la tempestiva realizzazione delle infrastrutture essenziali a far ripartire la nostra città e la nostra regione”.

Con l’impegno di tutti, secondo la Cgil, la tragedia “deve diventare una grande occasione di riscatto a partire dal ripensare i tempi di vita e di lavoro della città in un coerente disegno del sistema di mobilità pubblica e di tutto il sistema dei servizi”. Però, senza una rapida ricostruzione del ponte Morandi “tutte le possibilità di ripresa sono destinate a fallire”. L'invito della Cgil alle istituzioni è quindi quello di “abbandonare le polemiche politiche e a lavorare tutti insieme per dare rapide risposte ai tanti problemi che genovesi e liguri si trovano tutti i giorni ad affrontare e per dare a Genova una possibilità di riscatto”.