Oggi in tutta Italia i lavoratori della polizia locale scenderanno in piazza contro "i tagli ai diritti e la riduzione dei trasferimenti fondamentali per i servizi dei cittadini". La giornata di mobilitazione, promossa da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, vedrà presidi di lavoratori davanti a tutte le prefetture italiane.

"I presidi non saranno solo per manifestare la legittima indignazione di questi lavoratori - dichiarano, in una nota congiunta, i segretari nazionali Federico Bozzanca(Fp-Cgil), Daniela Volpato (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) - chiederemo un incontro al Ministero degli Interni per portare avanti rivendicazioni precise, in primo luogo affrontare una volta per tutte il tema della modifica dell’ormai obsoleta legge 65/86. Serve una legge aggiornata che sia più rispondente al quadro normativo e istituzionale, che ponga fine a discriminazioni ingiuste, uniformi le condizioni operative della Polizia Locale su tutto il territorio nazionale, ne riconosca e valorizzi ruolo, funzioni e specificità". 

"Diciamo no all’aggressione mediatica e istituzionale che sta avvenendo nei confronti della categoria della Polizia locale e di tutto il pubblico impiego – si legge ancora nella nota sindacale –. Nessuno si è preoccupato di spiegare che il corpo di polizia locale, municipale e provinciale, lavora in condizioni di estrema precarietà, con un quadro normativo e giuridico che non ne riconosce il ruolo e le funzioni alla luce dell’attuale assetto istituzionale, e soprattutto senza tutele. Per esempio, la mancata estensione alla Polizia Locale dei benefici legati al riconoscimento della causa di servizio e dell’equo indennizzo, è un caso di discriminazione palese che grida vendetta perché crea una disparità di trattamento inaccettabile tra le forze della Polizia di Stato e la Polizia Locale".

"Parliamo di agenti e funzionari che svolgono un ruolo insostituibile nelle città e sul territorio - concludono i sindacati - garantendo ai cittadini servizi fondamentali per la sicurezza e la prevenzione. Saremo al loro fianco per difendere e rilanciarne tutele, immagine e dignità professionale".