Sciopero di due ore oggi (venerdì 25 maggio) nelle Marche, proclamato da Cgil, Cisl e Uil, per la sicurezza sul lavoro. A Pesaro è stato organizzato un presidio con volantinaggio a Piazza Collenuccio, dalle 16 alle 18 e alle 16.30 una delegazione sindacale incontrerà il prefetto. A Fermo si effettuerà, dalle 16 in poi, volantinaggio in piazza del Popolo. A Macerata sono previste assemblee e volantinaggio, mentre ad Ascoli Piceno una delegazione sindacale sarà ricevuta dal prefetto.

Ad Ancona, volantinaggio in piazza Roma e piazza D’Armi dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e poi a Jesi, area Zipa. Sul fronte dello sciopero, i dipendenti degli impianti fissi delle Ferrovie dello Stato, di officine meccaniche, della manutenzione, delle biglietterie degli uffici Dtp di Ancona e degli uffici Trenitalia hanno già dato adesione. Per quanto riguarda i lavoratori di Aerdorica, avendo già in programma lo sciopero del 26 maggio, la questione della sicurezza sul lavoro sarà inserita tra le priorità in quell’occasione. Alla Conerobus, invece, oggi si terrà un’assemblea sindacale.

Per il settore merci e logistica, i dipendenti della Di.Me, che lavora in appalto alla Bartolini, hanno già dato la propria adesione allo sciopero. In questi giorni si sono svolte assemblee nei luoghi di lavoro, oggi è in programma all’Angelini di Ancona. Nei prossimi giorni ci saranno iniziative nei settori pubblici e nei servizi essenziali.

Con la fermata di due ore, Cgil, Cisl e Uil chiedono ai datori di lavoro pubblici e privati d’investire in salute e sicurezza e di rendere centrale il tema nella contrattazione con le Rsu, alla Regione di convocare gli Stati generali della prevenzione per rilanciare interventi ad hoc e di destinare almeno il 5% della spesa sanitaria alla prevenzione. Non solo. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche maggiori risorse per le attività di controllo e della sicurezza nei luoghi di lavoro, aumentando il personale dei servizi di vigilanza Spsal e, all’Inail, più risorse per la formazione dei lavoratori.

Ancora: le organizzazioni chiedono alle istituzioni di rafforzare le iniziative a sostegno dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e di fermare gli appalti al massimo ribasso e il lavoro precario e povero. Con lo sciopero del 25 maggio, i sindacati avviano una nuova fase di impegno sui temi della sicurezza, che porterà nei prossimi mesi a una manifestazione regionale.