Pirelli Re Credit Servicing ha preannunciato la chiusura della sede di Firenze e il licenziamento dei nove dipendenti. È quanto si apprende in una nota della Filcem Cgil di Firenze. La società, si legge nella nota, che opera nel settore immobiliare con attività di recupero del credito a sofferenza e incaglio e altre attività collegate, con 209 dipendenti in sette sedi sparse per l’Italia, “ritiene che l’unico modo per affondare le difficoltà del momento sia quello di chiudere la sede di Firenze licenziando i dipendenti che ci lavorano”.

“È questo il regalo che nove famiglie troveranno sotto l’albero di Natale - dichiara Gianni Frizzi, segretario provinciale della Filcem Cgil di Firenze -, una decisione, quella aziendale, inaccettabile e provocatoria considerato che la sede di Firenze non sarà l’unica, come è dichiarato nella procedura di mobilità attivata dall’azienda, a essere coinvolta in un processo di riorganizzazione. L’azienda ha scelto quindi che in momenti diversi farà nuovi licenziamenti in altre sedi; per diminuire, riteniamo noi, le criticità e poter licenziare più facilmente parte con i licenziamenti dalle sedi più piccole”.

“La decisione presa in assemblea con i lavoratori - continua il sindacalista - è quella di attivare da subito lo stato di agitazione, con iniziative, che verranno decise di volta in volta e, coinvolgere tutti i dipendenti della società a livello nazionale per chiedere la loro solidarietà nella vertenza, ma cosa più importante, invitare i colleghi ad aprire gli occhi nei confronti di una società che a oggi non propone strumenti alternativi ai licenziamenti”.

E’ strano, secondo il sindacato,
che circa un mese fa, i vertici aziendali di Pirelli Re comunicavano in video conferenza a livello europeo, a una platea di oltre mille persone, la loro volontà di “intervenire in un momento di difficoltà generale con strumenti di riduzione oraria quali i contratti di solidarietà, evitando di ricorrere a licenziamenti individuali o collettivi”.

“Forse - prosegue Frizzi - la società deve registrare
al meglio la comunicazione interna, ma nonostante questo, la nostra priorità è il mantenimento occupazionale, attivando, se necessario, l’unico strumento possibile: il contratto di solidarietà. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro in associazione degli industriali di Firenze, per scongiurare i licenziamenti, nel frattempo la Filcem Cgil di Firenze - conclude il segretario - attiverà tutti gli strumenti utile per far emergere le nostre ragioni in tutela del diritto al lavoro”.